TISANE – INFUSI – DECOTTI
Le tisane sono il metodo più antico e tradizionale per sfruttare le
proprietà curative e benefiche delle piante. Caldi o tiepidi, infusi e
decotti che ci riportano alla memoria i rimedi della nonna sono sempre
utili strumenti per combattere raffreddori, per favorire il sonno, per
disintossicare l’organismo durante i cambi di stagione.
Sicuramente più piacevoli durante l’inverno, grazie alla benefica azione
che il calore apporta al corpo permettendo un’azione vasodilatatrice, tali
rimedi sono utili in ogni stagione, a patto che siano consigliati da un
erborista esperto o, nei casi più seri, da un medico e con la condizione
di rispettare dosi e modi di somministrazione per non incorrere in
fenomeni allergici o in effetti indesiderati.
È erroneamente diffusa la convinzione che, trattandosi di prodotti
naturali, tali metodi provochino risposte blande e trascurabili: da ciò
deriva dunque l’assunto di sentirsi autorizzati al "fai da te" molto più
che nei confronti delle normali terapie mediche, mentre non bisogna
dimenticare che il buon senso deve sempre accompagnare i consigli degli
esperti.
Un breve cenno alla differenza tra TISANE, INFUSI e DECOTTI
TISANA:
si utilizza indistintamente per le parti tenere o legnose delle piante,
che vengono versate in acqua bollente, lasciate riposare per non più di 5
minuti e poi consumate appena tiepide o ancora calde con l’aggiunta o meno
di miele o zucchero;
INFUSO:
si utilizza per le parti tenere delle piante come fiori e foglie, sulle
quali (secche) viene versata acqua bollente filtrando il liquido dopo 5-10
minuti;
DECOTTO:
si utilizza per le parti più resistenti e duri come radici e cortecce, che
si mettono in acqua fredda e si lasciano bollire per 5-10 minuti, poi
riposare per lo stesso intervallo di tempo e infine vengono filtrate con
il loro liquido.
Tra i rimedi più noti e diffusi il
finocchio per eliminare il gonfiore, la valeriana e la passiflora per i
disturbi del sonno, la camomilla contro i bruciori di stomaco, la
betulla ed il tè verde per agevolare la diuresi.
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