Basilicata
abbazie e monasteri
Abbazia Benedettina di SAN Michele Arcangelo
Alla metà dell'XI° secolo, l’Italia meridionale venne
conquistata dall’avanzata normanna molte comunità monastiche latine
ispirate alla regola di San Benedetto, costituirono in molti centri
abitati le antiche comunità religiose di origine greca.
Una grande comunità religiosa sorse a Montescaglioso
in provincia di Matera dove sorse un monastero al quale nel 1065 i Conti
Normanni di Montescaglioso concessero alcune chiese del paese e soprattutto
numerosi feudi e casali fortificati situati lungo la costa jonica e
nelle aree interne alla Basilicata, con il compito di ripopolare e colonizzare
vasti territori degradati da decenni di guerre.
Nel 1099 i monaci terminarono la costruzione di una
nuova chiesa che sostituì l'originaria cappella del monastero, mentre
tra il 1110 e il 1119 con l'ampliamento del paese operato dalla Contessa
Emma Macabeo, l'abbazia fu inclusa all'interno delle mura fortificate
che cingono l'abitato.
Il nucleo medioevale dell'abbazia era formato dal
chiostro orientale e dalla chiesa alla quale nei primi decenni del XIII°
secolo venne aggiunto il campanile.
Dopo la crisi del XIV secolo per le lotte tra papato
e impero, e l’insediamento nell’XI secolo di alcuni abati provenienti
dalla Toscana che portano a Montescaglioso schemi costruttivi e particolari
architettonici legati a una cultura tipicamente rinascimentale, l’Abbazia
e l’inetro complesso tornarono a splendere solo nel 1541 quando i monaci
terminano la costruzione dei colonnati.
Pochi anni dopo aggiunsero ai chiostri altre fabbriche
e i maggiori artisti attivi in Basilicata dipinsero i cicli affrescati
della Biblioteca, della Sala del Capitolo e della Chiesa.
Nel 1784 i monaci abbandonano Montescaglioso e si
spostano a Lecce, dove acquisirono un'altra chiesa ed un convento, trasferendovi
parte delle opere d'arte, della biblioteca e dell'archivio.
Nei primi anni dell'ottocento con le leggi abolitive
della feudalità i monaci persero tutte le proprietà possedute a Montescaglioso
ed il monastero divenne proprietà del Comune che vi alloggiò gli uffici
pubblici e le scuole cittadine.
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