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Campania abbazie
e monasteri
Abbazia Cavense
Cava dei Tirreni, è un’antica città ricca di storia
e monumenti, rinomata meta di pittori per le amene colline e per i panorami
ricchi di verde e di sfondi marini. Considerata la porta della Costiera
Amalfitana, vede intrecciare la sua storia con quella della benedettina
Badia della Santissima Trinità nella stretta valle del ruscello
Selano a pochi chilometri da Cava. Il fondatore del cenobio fu Sant'Alferio
che iniziò la costruzione di un piccolo monastero, trasformato nei secoli
nell’ Abbazia cavense. La Santissima Trinità arricchita
dalle donazioni e dai feudi offerti dai principi divenne con il tempo
il centro di un enorme potere economico e riuscì ad avere perfino
proprie navi con le quali i benedettini strinsero rapporti con
molte comunità dell'ltalia meridionale, della Provenza, della Catalogna
e perfino dell'Oriente.
L'autonomia dal dominio abbaziale fu una lenta conquista.
Nel 1394 il papa Bonifacio IX eresse Cava a Città e affidò la nuova
diocesi a un vescovo che sarebbe stato anche abate, e solo nel 1513
Cava ottenne l'episcopato autonomo
Lo svincolarsi dai poteri feudali dell'Abate determinò
il trasferimento della vita commerciale e amministrativa della città
dal villaggio fortificato del Corpo di Cava, nei pressi dell'Abbazia,
al cuore della valle: l'originario Borgo Scacciaventi, dove le botteghe
assunsero l'aspetto di "case palaziali", ornate da portici a protezione
delle merci, e dove si spostarono i Consigli Comunali e le curie dei
notai. Ancora oggi è possibile vedere la duplice natura di casa, bottega
e di palazzo civile.
L’abbazia ad oggi è considerata ancora come la fondamentale
attrattiva di questa cittadina in provincia di Salerno, e sono molti
i turisti che decidono di venire a goderne la bellezza e la pace durante
il loro soggiorno tra le varie escursioni di rito a Pompei, Napoli ,
Paestum o ai maggiori Santuari campani. Altra chiesa nota di merito
è la Chiesa di S. Maria dell'Olmo, iniziata da da S. Francesco
di Paola nel 1482.
Sull'altare di marmi policromi troneggia un quadro
raffigurante una Madonna nera col Bambino, opera al centro di una rinomata
leggenda. Si racconta infatti che il quadro miracoloso fu rinvenuto
su di un albero nel fitto di un bosco grazie ad una luce misteriosa
che attirò fin lì i suoi scopritori. Trasportata nella chiesa più vicina
l'icona fu ritrovata la notte successiva sullo stesso albero, questo
fu interpretato come un chiaro segno che la vergine volesse che lì venisse
costruita una chiesa.
La chiesa di San Francesco, altra emblematica
attrattiva, fu fondata nel 1500, e nonostante le diverse distruzioni
causate dai terremoti e da eventi bellici, conserva tutt’oggi il suo
splendore architettonico. Attualmente in fase di restauro(dopo l’ultimo
terremoto nell’80), la navata principale e le cappelle laterali. La
facciata d'ispirazione manieristico - barocca, presenta del travertino
che mette in risalto gli scarni ma preziosi elementi costruttivi. Sul
lato destro della facciata, è situata l'imponente torre campanaria,
oggi alta solo 35,80 metri, dopo aver subito il crollo di una parte
nel terremoto del 1694. Notevole è anche il portale in cui è inserito
lo stemma della città, e i battenti lignei del XVI sec.
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