Campania abbazie
e monasteri
Abbazia di Montevergine
A circa 1270 metri sul livello del mare, tra il paesaggio
montuoso del Partenio, dominando la città di Avellino, sorge l’Abbazia
di Montevergine, meta di numerosi pellegrinaggi provenienti da ogni
parte d'Italia.
L’Abbazia fu fondata nel 1119 dall'eremita San Guglielmo
da Vercelli che si ritirò sul monte, detto vergine perché incontaminato,
con lo scopo di vivere solo con Dio. Ma la sua storia divenne ben presto
nota e folte schiere di pellegrini cominciarono a recarsi dall’uomo
per chiedere una benedizione,ma anche per divenire suoi discepoli.
Divenne dunque necessario costruire un ricovero per
i pellegrini, e una chiesa e un monastero per la nuova famiglia religiosa.
L’abbazia di Montevergine è raggiungibile sia tramite strada statale
che tramite funicolare coprendo il percorso da Mercogliano.
Giunti nel piazzale, all’estremità ovest si entra
nella nuova Basilica iniziata nel 1952 ed aperta al culto solo nel 1961.
Lo stile architettonico è di impronta romanica con la struttura a tre
navate, il soffitto a cassettoni con doratura in oro zecchino e il pavimento
in granito semilucido.
In fondo alla navata centrale vi è il presbiterio,
su di esso in alto vi sono due matronei, e addossato alla parete di
fondo, s'innalza il nuovo monumentale trono adornato da marmi pregiati,
statue e bassorilievi di bronzo su uno sfondo di mosaico monocromo,
dove è stata posta l'immagine della Madonna; una pittura restaurata
che risale al XII sec.
A sinistra dell'altare troviamo la Cappella della
Schiodazione dove fu sepolto, nel 1287, il maresciallo del regno di
Sicilia Giovanni della Lagonessa, e sul lato destro, vi sono i resti
del monumento funerario di sua figlia Caterina. La cappella del santissimo
che chiude la navata di destra, presenta il baldacchino, il tabernacolo
e il mausoleo risalenti all’epoca quattrocentesca, di proprietà di Caterina
Filangieri, contessa di Avellino.
Accanto alla sala degli ex voto, possiamo notare
il corpo del "Beato Giulio", monaco di Montevergine, morto nel 1601,
chiuso in un'urna di bronzo, si conserva da più di tre secoli e mezzo.
Inoltre, da visitare c’è la sala degli ex voto, il
museo contenente una tomba romana dell'età imperiale (III o IV sec.
d.C.); la Madonna di S. Guglielmo, opera pittorica della seconda metà
del sec. XII, il Crocifisso ligneo del XIII sec., opera di autore ignoto
di scuola francese; la sedia abbaziale.
Infine il pellegrino non può non osservare con meraviglia,
le otto sale dedicate alla mostra del "Presepe nel Mondo" che comprende
una ricca serie di Presepi di varie regioni d'Italia e di altre nazioni
del mondo.
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