Friuli Venezia Giulia abbazie e monasteri
Abbazia di Moggio
Sul greto del fiume Fella, sorge il vasto complesso
monastico dell’abbazia di San Gallo, fondata nell’XI secolo sui resti
di un antico castello.
La chiesa dell’abbazia benedettina di Moggio fu consacrata
da Andrea, vescovo di Cittanova d’Istria, il 28 agosto 1118 o forse
in seguito a una donazione del 1084-1086. E’ probabile che i primi monaci
provenissero proprio dalla celebre abbazia di San Gallo, perché ci hanno
lasciato codici musicali di sicura provenienza svizzera, anche se alcuni
suppongono che vi siano in essi tracce di un antica scrittura musicale
friulana.
L’abbazia esercitò per secoli una notevole influenza,
civile e religiosa, su tutta la valle e su vasti possedimenti d’oltralpe.
L’abate di Moggio, che ebbe un posto nel Parlamento
della Patria del Friuli, fu infatti anche titolare di diritti feudali
ecclesiastici sulle parrocchie del Canai del Ferro e sulle pievi di
Gorto, di Cavazzo con Amaro, di Dignano al Tagliamento e possedette
altri beni in Friuli e in Carinzia.
L’abbazia arrivò al massimo splendore durante il
XV secolo, periodo nel quale fu anche retta da san Carlo Borromeo che,
comunque, non la visitò mai.
Nel 1777 l’abbazia fu soppressa e la sua giurisdizione
ecclesiastica passò sotto l’arcivescovo di Udine.
La struttura attuale, danneggiata nel corso del terremoto
del 1976 e completamente restaurata, risale alla metà del XVIII secolo
ed è costituita da alcuni edifici dalla linea e dalla struttura molto
semplici: la chiesa abbaziale dedicata a san Gallo e a san Carlo Borromeo,
il rustico chiostro del XVI secolo, con portico a piano terra e loggiato
al primo piano con pilastrini a sostegno della copertura, la tozza torre
del castello che occupava la sommità del colle e la chiesa di Santo
Spirito, risalente al XVI secolo e da poco ricostruita.
Nella piazzetta antistante la pieve si trova una
discutibile struttura che ospita la Biblioteca comunale.
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