Lombardia
abbazie e monasteri
Abbazia di Morimondo
Morimond nel 1134 era una località presso Langres,
nella Francia del nord, e prendeva il suo nome, che significa "morire
al mondo per rinascere", dalla situazione paludosa in cui versava il
territorio circostante (marais mont, cioè monte della palude). I primi
monaci dell’ordine cistercense che inizialmente si erano insediati presso
Coronate, nel 1136, grazie all’appoggio del vescovo di Pavia si trasferirono
dunque nel luogo dove erano già costruiti i primi edifici per la vita
quotidiana, e intrecciarono legami con la città e i vescovi ambrosiani.
A Morimondo, la comunità fu subito vivace e ricca
di vocazioni, tanto che furono fondate altre due abbazie, quella di
Acquafredda, a Como nel 1143 e quella di Casalvolone a Novara nel 1169.
I monaci acquisirono terreni coltivati soprattutto
verso il Ticino per un'estensione di 3.200 ettari, e ad oggi il fiorire
della comunità di Morimondo è testimoniato anche dalla ricca biblioteca,
una delle più vivaci dell'Ordine cistercense nel XII-XIII secolo.
La Chiesa così come la si vede attualmente è stata
edificata completamente eretta tra il 1182 e il 1296, costruita prevalentemente
in cotto.
la struttura, a parte la facciata ricalca le caratteristiche
cistercensi, è a croce latina con tre navate, abside rettangolare orientata
verso Est, transetto che contiene due cappelle per braccio e presenza
della scala di connessione col dormitorio, dove si riscontra la totale
assenza di cappelle laterali nella navata maggiore.
Il sistema portante, molto probabilmente deriva dalla
Borgogna, ed è costituito da larghe colonne al di sopra delle quali
si ergono colonnette poggianti su capitelli scolpiti in pietra, di influenza
prettamente gotica nell'elevazione, nell'uso della volta a crociera
e dell'arco.
La totale assenza di decorazioni e la struttura architettonica
è assente di decorazioni, e questo per riflettere la spiritualità e
l'essenzialità che distinguono l'Ordine cistercense.
La Chiesa presenta all’interno alcune opere d'arte
che risalgono al periodo compreso tra la fine del Quattrocento e l'inizio
del Cinquecento, quando Morimondo fu riportata all'originaria spiritualità
nell'ambito di un grande progetto di riforma per opera dei monaci fiorentini
della Badia di Settimo, inviati nel 1490 da Giovanni de' Medici, abate
commendatario. Particolarmente degna di nota l'acquasantiera all’entrata,
formata dall'originario lavabo del chiostro, probabilmente del secolo
XIII, appoggiata a colonnette provenienti da antiche demolizioni.
C’è poi la decorazione rinascimentale in terracotta
della porta della sacrestia e nel transetto destro, l'affresco strappato
attribuito a Bernardino Luini, rappresentante la Madonna col Bambino
tra San Benedetto e Bernardo, risalente al 1515.
Il chiostro invece è d’origine medievale. I tre porticati
sono del primissimo '500 e i due palazzi sia al lato nord che a quello
ovest, della metà del '700.