Legge Regionale N. 25 DEL 9/06/1994
Norme sull' agriturismo
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
SICILIA
N. 30 del 14 giugno 1994
Il Consiglio Regionale ha approvato.
Il Commissario del Governo ha
apposto il visto.
Il Presidente della Giunta Regionale
promulga la seguente legge:
ARTICOLO 1 Finalità
1. La Regione, in armonia con le disposizioni del regolamento (CEE) n. 797/
85 del Consiglio, del12 marzo 1985, e della legge 5 dicembre 1985, n. 730,
promuove, sostiene e disciplina le attività agrituristiche allo scopo di:
a) favorire lo sviluppo agricolo e forestale e il riequilibrio del territorio;
b) agevolare la permanenza dei produttori agricoli nelle aree rurali con
particolare riferimento alle zone montane e particolarmente svantaggiate
attraverso l'integrazione dei redditi aziendali ed il miglioramento della
qualità della vita;
c) valorizzare e recuperare il patrimonio rurale naturale ed edilizio;
d) concorrere alla tutela e alla conservazione dell'ambiente e del paesaggio;
e) promuovere la conoscenza e l' offerta dei prodotti tipici, anche al fine
di favorire la diversificazione dei flussi turistici;
f) recuperare le tradizioni culturali del mondo rurale;
g) favorire il rapporto tra città e campagna.
ARTICOLO 2 Attività agrituristiche
1. Per attività agrituristiche si intendono quelle esercitate dagli imprenditori
agricoli di cui all' articolo 3 attraverso l'utilizzazione della propria
azienda, in rapporto di connessione e complementarità con le attività di
coltivazione del fondo, di silvicoltura, di allevamento, che rimangono principali.
2. Sono attività agrituristiche:a
) l' offerta di ospitalità per soggiorni in appositi locali aziendali;
b) l'offerta di ospitalità in appositi spazi aperti,nell' ambito dell' azienda,
a campeggiatori;
c) la somministrazione per la consumazione sul posto e/o la vendita di pasti
costituiti da cibi e bevande, comprese quelle alcoliche e superalcoliche,
provenienti in prevalenza dall'utilizzazione dei prodotti aziendali e/ o
tipici della zona. Sono considerati di produzione aziendale anche le bevande
e i cibi ricavati da materie prime dell'azienda e sottoposti a prima lavorazione
all' esterno;
d) la somministrazione di pasti sul posto esercitata congiuntamente all'
offerta di ospitalità di cui alle lettere a) e b);
e) la vendita diretta di prodotti agricoli ed artigianali provenienti dall'
azienda, anche lavorati al di fuori della stessa;
f) l' organizzazione di attività ricreative, culturali,divulgative e sportive,
ivi comprese mostre permanenti di civiltà contadina, mediante utilizzazione
delle strutture aziendali ed in collegamento con l' attività produttiva
svolta.
3. Le attività previste alle lettere e) ed f) del comma2 devono essere esercitate
congiuntamente ad una delle attività di cui alle lettere a), b) e c) del
medesimo comma2.
4. Lo svolgimento delle attività agrituristiche non costituisce,ai sensi
dell' articolo 2 della legge 5 dicembre 1985,n. 730, distrazione della destinazione
agricola dei fondi e degli edifici interessati.
ARTICOLO 3 Operatori agrituristici
1. L' esercizio delle attività agrituristiche è riservato:
a) agli imprenditori agricoli di cui all' articolo 2135del codice civile,
singoli o riuniti in associazioni costituite nelle forme di cui all' articolo
2, primo comma, numero 2),della legge regionale 25 marzo 1986, n. 13, nonché
in presenza di impresa familiare, ai familiari dell' imprenditore agricolo
di cui all' articolo 230 bis del codice civile;
b) alle cooperative agricole di conduzione;c) alle cooperative costituite
esclusivamente da imprenditori agricoli di cui alla lettera a) per l' esercizio
di attività di cui all' articolo 2, in rapporto di complementarità con l'
attività agricola svolta dai soci e mediante utilizzazione delle aziende
agricole dei medesimi.
ARTICOLO 4 Nulla osta dell'
Ispettorato provinciale agrario
1. Chi intende esercitare attività agrituristiche presenta richiesta di
nulla osta all' Ispettorato provinciale agrario( IPA) competente per territorio,
corredata da una relazione contenente:
a) la descrizione dell' azienda, delle sue caratteristiche,dei fabbricati
e dell' attività di produzione agricola ivi esercitata;
b) una descrizione dettagliata delle attività agrituristiche che si intendono
esercitare e delle loro modalità di esercizio;
c) una relazione descrittiva degli eventuali interventi edilizi;
d) le planimetrie dei locali da adibire all' attività con l'ubicazione dei
vani destinati all' attività stessa e con i dati relativi al numero delle
camere e dei posti letto.
2. L' IPA, sulla base di accertamenti eseguiti direttamente,verifica la
presenza dei requisiti prescritti e rilascia il nulla osta entro novanta
giorni dalla data di presentazione della domanda. Decorso inutilmente il
termine di novanta giorni, la richiesta si intende accolta. In tale evenienza
l' IPA, entro i successivi trenta giorni, rilascia il nulla osta per decorrenza
di termini.
3. In caso di diniego è ammesso ricorso entro i successivi trenta giorni
all' Assessore regionale per l' agricoltura e le foreste, che decide nei
successivi novanta giorni.
4. Gli IPA tengono un elenco pubblico degli operatori agrituristici autorizzati
ai sensi dell' articolo 5 ed esercitano controlli sul mantenimento dei requisiti.
I requisiti sono comunque soggetti a verifica triennale.
ARTICOLO 5 Autorizzazione comunale
1. I soggetti di cui all' articolo 3, ricevuto il nulla osta,presentano
al comune in cui ricade l' immobile aziendale destinato alle attività ,
richiesta di autorizzazione accompagnata da:
a) documentazione attestante il possesso dei requisiti di cui agli articoli
11 e 92 del Testo unico approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773,
e all' articolo 5della legge 9 febbraio 1963, n. 59;
b) documentazione di data non anteriore a tre mesi ai fini dell' accertamento
dei requisiti di cui all' articolo 6,terzo comma, della legge 5 dicembre
1985, n. 730;
c) copia del libretto sanitario di chi eserciterà l' attività ;
d) copia degli atti necessari per eventuali interventi edilizi;
e) nulla osta dell' IPA;
f) parere favorevole dell' autorità
sanitaria competente relativo ai locali da adibire all' attività .
2. I requisiti di cui alle lettere a) e b) del comma 1, nel caso delle cooperative,
vanno riferiti sia al legale rappresentante sia alla persona preposta all'
esercizio dell' attività agrituristica; nel caso di familiari dell' imprenditore,
di cui all'articolo 230 bis del codice civile, i requisiti vanno riferiti
sia al familiare che chiede l' autorizzazione sia al titolare dell'azienda.
ARTICOLO 6 Provvedimento per
il rilascio dell' autorizzazione
1. Sulle richieste di autorizzazione, il sindaco decide entro novanta giorni
dalla presentazione; trascorso tale termine senza pronuncia, la richiesta
si intende accolta.In tale evenienza, entro i successivi trenta giorni,
il sindaco rilascia comunque l' autorizzazione per decorrenza di termini.
2. In caso di accoglimento della richiesta il sindaco rilascia un'autorizzazione
che abilita, in sostituzione di ogni altro provvedimento amministrativo
allo svolgimento dell'agriturismo con riferimento alle attività ivi indicate.L'
autorizzazione dura nove anni.
3. Il comune comunica all' IPA, alla Commissione regionale per l' agriturismo,
all' Azienda autonoma provinciale per l' incremento turistico, all' autorità
di pubblica sicurezza ed al Prefetto le autorizzazioni rilasciate.
ARTICOLO 7 Tariffe
1. Agli operatori agrituristici è fatto obbligo di presentare al comune
entro il 30 novembre di ogni anno una dichiarazione contenente l' indicazione
delle tariffe che si impegnano a praticare per l' anno seguente.
2. Il comune trasmette le dichiarazioni di cui al comma1 alla Commissione
regionale per l' agriturismo e all'Azienda autonoma provinciale per l' incremento
turistico.
ARTICOLO 8 Definizione delle
tariffe
1. I criteri e le modalità per la definizione delle tariffe praticate presso
le aziende agrituristiche, in quanto compatibili, sono gli stessi utilizzati
per le altre strutture ricettive.
ARTICOLO 9 Obblighi degli operatori
agrituristici
1. Gli operatori agrituristici hanno obbligo di:
a) esporre al pubblico l'autorizzazione di cui all' articolo5 e la lista
dei prodotti e dei servizi con i relativi prezzi;
b) rispettare i limiti e le modalità indicate nell' autorizzazione e le
tariffe;
c) tenere il registro delle presenze;
d) comunicare al sindaco, entro dieci giorni, la cessazione o sospensione
dell' attività ;
e) praticare l' offerta agrituristica per almeno novanta giorni all' anno.
ARTICOLO 10 Sospensione e revoca
1. In caso di violazione degli obblighi di cui all' articolo9, accertata
dal comune, l' autorizzazione è sospesa dal sindaco, per un periodo compreso
tra i quindici e i sessanta giorni.
2. L' autorizzazione è revocata dal sindaco quando si accerti che l' operatore
agrituristico:
a) non abbia intrapreso l' attività entro due anni dalla data fissata nell'
autorizzazione o la abbia sospesa da almeno un anno;
b) abbia subito in un biennio sospensioni per violazione degli obblighi
per un totale di oltre cento venti giorni;
c) abbia subito la revoca del nulla osta.
3. Il sindaco comunica il provvedimento di revoca alla Commissione regionale
per l' agriturismo, all' IPA,all' Azienda autonoma provinciale per l' incremento
turistico e all' autorità di pubblica sicurezza.
4. Qualora l' IPA accerti la perdita dei requisiti prescritti revoca il
nulla osta, dandone comunicazione al sindaco,alla Commissione regionale
per l' agriturismo e all'Azienda provinciale per l' incremento turistico.
5. La revoca del nulla osta o dell' autorizzazione comportala revoca delle
provvidenze regionali concesse, con obbligo di recupero nei confronti dei
beneficiari delle somme erogate, rapportate al periodo della violazione,maggiorate
degli interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto vigente al momento
della revoca e con decorrenza dalla data del provvedimento di concessione.
ARTICOLO 11 Modalità e limiti
nell' esercizio delle attività agrituristiche
1. Le attività di cui all' articolo 2 sono svolte in locali ubicati all'
interno dell' azienda dell' imprenditore o, nel caso di cooperative, dell'
azienda o delle aziende dei soci.
2. L' ospitalità può essere fornita in un massimo di dieci camere per una
capacità ricettiva di non più di trenta posti letto.
3. Spazi aperti da destinare a campeggi possono essere previsti in aziende
di superficie complessiva non inferiore a due ettari e per un massimo di
cinque equipaggi eventi persone.
4. Nel caso di esercizio in forma associata ovvero di cooperative, i limiti
di cui ai commi 2 e 3 sono elevati proporzionalmente al numero delle aziende
associate, fino ad un massimo di trenta camere e di settanta posti letto
ovvero di venti equipaggi e cinquanta persone, salvi i limiti previsti per
ciascuna azienda.
5. All' esercizio delle attività sono addette prevalentemente persone operanti
nell' ambito dell' azienda. Tra le qualifiche degli operai agricoli è aggiunta
quella di collaboratore agrituristico.
ARTICOLO 12 Formazione professionale
1. Alla formazione professionale degli imprenditori agrituristici e dei
loro collaboratori si provvede secondo le vigenti disposizioni di legge
prescindendo dal requisito dell'età e dal titolo di studio.
ARTICOLO 13 Promozione dell'
offerta agrituristica
1. L' Assessore regionale per il turismo, le comunicazioni e i trasporti,
d' intesa con l' Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste, sentita
la Commissione regionale per l'agriturismo, coordina ed incentiva progetti
di promozione dell'offerta agrituristica presentati dalle province regionali,
dagli enti parco e dalle associazioni ed organizzazioni agrituristiche,
nell' ambito e con le modalità di cui agli articoli 34 e 35 della legge
regionale 12 aprile 1967, nº46.2. L' Assessore regionale per il turismo,
le comunicazioni e i trasporti, ai sensi del comma 1, sentita la Commissione
regionale per l' agriturismo, provvede alla promozione direttamente in ambito
ultraregionale e in ambito regionale anche tramite le province regionali
e gli altri soggetti di cui al comma 1.
ARTICOLO 14 Sanzioni amministrative
1. Solo l' imprenditore autorizzato può utilizzare terminologia che richiami
in qualsiasi modo l' agriturismo per indicare la propria attività . I contravventori
sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da
lire 5.000.000 a lire 10.000.000, che è raddoppiata in caso di recidiva,
da versare all' erario comunale.
2. L' operatore agrituristico che violi gli obblighi previsti dalla presente
legge è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma
da lire 1.500.000 a lire 3.000.000, che è raddoppiata in caso di recidiva,
da versare all' erario comunale.
3. Per l' applicazione delle sanzioni di cui al presente articolo si osservano
le disposizioni previste dalla legge24 novembre 1981, n. 689, e successive
modifiche ed integrazioni.
4. L' emissione della ordinanza - ingiunzione e della ordinanza di archiviazione
di cui all' articolo 18 della predetta legge n. 689 del 1981 spetta al sindaco
del comune nel cui territorio ricade l' esercizio dell' attività , che provvede
anche su segnalazione dell' IPA.
ARTICOLO 15 Requisiti degli
interventi sulle aree e sul patrimonio edilizio
1. Gli edifici e le aree attrezzate destinati a usi agrituristici devono
essere sprovvisti di barriere architettoniche a norma del decreto legge
30 gennaio 1971, n. 5, convertito dalla legge 30 marzo 1979, n. 118, in
modo da rendere fruibile ai cittadini non deambulanti almeno il piano terra.
2. Gli interventi per il recupero edilizio ai fini dell'esercizio delle
attività agrituristiche sono definiti dall' articolo 20, lettere a), b)
e c) della legge regionale27 dicembre 1978, n. 71.
3. Le opere di restauro e sistemazione del patrimonio edilizio sono realizzate
nel rispetto delle caratteristiche tipologiche ed architettoniche originarie
anche mediante l'utilizzo dei materiali di costruzione tradizionali della
zona.
4. All' accertamento del rispetto delle disposizioni di cui al comma 3 provvede
il sindaco in sede di autorizzazione,fatte salve eventuali ulteriori diverse
competenze.
ARTICOLO 16 Commissione regionale
per l' agriturismo
1. L' Assessore regionale per l' agricoltura e le foreste,entro sessanta
giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, nomina presso
l' Assessorato regionale dell' agricoltura e delle foreste, la Commissione
regionale per l' agriturismo, formata:
a) dall' Assessore regionale per l' agricoltura e le foreste o da un dirigente
superiore da lui delegato, con funzioni di presidente;
b) da un dirigente superiore designato dall' Assessore regionale per il
turismo, le comunicazioni e i trasporti;
c) da un dirigente superiore designato dall' Assessore regionale per il
territorio e l' ambiente;
d) da un docente esperto in materie agrituristiche e da un docente esperto
in materie agrarie nominati all' internodi una rosa di docenti proposta
dalle Università di Catania, Palermo e Messina;
e) da un rappresentate delle organizzazioni agrituristiche su terne proposte
dalle stesse;
f) da un sindaco designato dall' Associazione nazionale comuni italiani(
ANCI).
2. La Commissione è assistita da un' apposita segreteria,istituita dall'
Assessore regionale per l' agricoltura e le foreste presso il settore competente.
3. La Commissione dura in carica tre anni.
4. La Commissione ha compiti di proposta e coordinamento. Essa:
a) predispone lo schema del programma regionale agrituristico e dei relativi
piani annuali, ed esprime parere sulle proposte avanzate dai soggetti di
cui all' articolo13, comma 1;
b) tiene l' elenco degli operatori agrituristici e degli aiuti da ciascuno
ricevuti;
c) svolge ogni altra funzione demandatale dalla presente legge o affidatale
dall' Assessore per l' agricoltura e leforeste.
5. Le spese per il funzionamento della Commissione sono a carico dell' Assessorato
regionale dell' agricoltura e delle foreste.
6. Ai componenti esterni all' Amministrazione spettano il rimborso delle
spese di viaggio e l' indennità di missione prevista per i dirigenti superiori
regionali.
7. La Commissione è nominata ed insediata anche in caso di mancata effettuazione
delle designazioni nel termine di sessanta giorni dalla richiesta delle
medesime.
ARTICOLO 17 Aiuti all' esercizio
dell' attività agrituristica
1. A coloro che esercitano attività agrituristica possono essere concessi
contributi per:
a) il recupero di strutture insediative destinate all'esercizio delle attività
, ivi compresi l' installazione e il ripristino di impianti termici e telefonici;
b) l' adattamento di spazi aperti da destinare alle attività agrituristiche;
c) l' installazione nei fabbricati aziendali di strutture per la conservazione
dei prodotti agricoli destinati alla somministrazione o alla vendita ai
sensi dell' articolo2;
d) la realizzazione e la sistemazione di strutture sportive e ricreative
connesse e dimensionate all' esercizio di una delle attività .
2. Per la realizzazione degli interventi di cui al comma1, è concesso un
aiuto regionale equivalente ad un contributo in conto capitale non superiore
al quaranta per cento della spesa ammessa, elevabile al cinquanta per cento
nelle zone svantaggiate ai sensi della direttiva 75/ 268/ CEE del Consiglio
del 28 aprile 1975.
3. L' aiuto regionale è concesso sotto forma di concorso negli interessi
e di abbuono di quota parte del capitale mutuato per mutui di durata non
superiore a quindici anni e commisurati all' intera spesa ritenuta ammissibile
fino ad un massimo di lire 300 milioni per azienda e a un massimo di lire
600 milioni per imprenditore; in alternativa e per iniziative di importo
complessivo non superiore a100.000 ECU, elevato del 50 per cento nel caso
di operatori agrituristici associati o riuniti in cooperative, possono essere
concessi contributi in conto capitale nella misura corrispondente alle aliquote
di cui al comma 2.
4. Per la determinazione, la concessione e l' erogazione dei benefici di
cui ai commi 2 e 3 si applicano in quanto compatibili le disposizioni di
cui all' articolo 4, comma terzo,all' articolo 5, commi primo, secondo,
quarto e quinto,all' articolo 6, all' articolo 26, escluso il comma primo,
e all'articolo 27, commi quarto e quinto, della legge regionale 25 marzo
1986, n. 13, e successive modifiche e integrazioni.
5. L' ammissione ai benefici è subordinata alla presentazione della documentazione
che sarà prescritta con decreto dell'Assessore regionale per l' agricoltura
e le foreste.
6. Gli interventi finanziari di cui alla presente legge non sono cumulabili
con analoghi aiuti pubblici per le medesime finalità se non espressamente
consentiti.
ARTICOLO 18 Vincoli di destinazione,
decadenze e revoca dei benefici
1. I locali, gli impianti e gli interventi per la cui realizzazione sono
stati concessi aiuti non possono essere distolti dalla loro destinazione
per la durata dei mutui o per dieci anni dalla data del collaudo.
2. Il vincolo è indicato nel provvedimento di concessione e trascritto presso
l' ufficio dei registri immobiliari a spese dei beneficiari ed ha effetto
per i successoria qualunque titolo nella disponibilità degli immobili.
3. La violazione degli obblighi previsti dalla legge e dei vincoli, modalità
e termini fissati nel provvedimento di concessione comporta gli effetti
di cui all' articolo 10,comma 5.
ARTICOLO 19 Programma regionale
agrituristico
1. Su proposta dell' Assessore regionale per l' agricoltura e le foreste,
la Giunta regionale approva o aggiorna entro il 31 ottobre di ogni anno
il programma regionale agrituristico.
2. Il programma definisce, con proiezione triennale,gli obiettivi da raggiungere
nella predisposizione ed attuazione degli interventi e le priorità . Il
programma si articola in piani annuali.
3. Il programma contiene la formulazione di interventi organici rivolti
a beneficio delle singole zone di interesse agrituristico.
4. Il programma contiene i criteri di priorità delle iniziative private
da ammettere all' aiuto pubblico con riguardo alle tipologie di attività
agrituristica e alle loro caratteristiche.
ARTICOLO 20 Norme transitorie
1. In sede di prima applicazione, sono ammessi con priorità ai benefici,
sino alla concorrenza del cinquanta per cento degli stanziamenti previsti
in bilancio per il triennio, gli imprenditori agricoli autorizzati che dimostrino
di avere esercitato le attività di cui all' articolo 2da almeno un biennio
alla data di entrata in vigore della presente legge a norma dell' articolo
6 della legge5 dicembre 1985, n. 730.
2. La normativa di cui all' articolo 14 si applica con decorrenza 1 gennaio
1995.
ARTICOLO 21 Norma finanziaria
1. Per l' attuazione della presente legge sono autorizzate per il triennio
1994- 96 le seguenti spese (espresse in milioni di lire):- articolo 17contributo
in conto capitale 1994: 800 1995: 12.000 1996: 15.000- articolo 17contributo
in conto interessi 1994: 200 1995: 3.000 1996: 5.0002. Per gli anni successivi
la spesa sarà determinata a norma dell' articolo 4, secondo comma, della
legge regionale8 luglio 1977, n. 47.
ARTICOLO 22
1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione
siciliana.2. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge della Regione. Palermo, 9 giugno 1994.
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