Esistono
varie teorie sulle origini degli scacchi ma nessuno può indicare la data e il
luogo ove furono inventati. A noi piace sposare la tesi che il luogo d'origine
sia l’India.
A suffragio di
questa tesi abbiamo gli antichi poemi persiani che descrivono un gioco da tavolo
detto Chatrang, assai somigliante al gioco degli scacchi, questi poemi,
datati al VI secolo d.C., indicano il gioco di provenienza indiana, detto
Chaturanga quale progenitore dello Chatrang (ci sono studi che
sembrerebbero spostare ancora più indietro nel tempo e forse in Cina dei giochi
da cui sarebbe derivato lo Chaturanga, ma non ci sono ancora prove
certe).
Datiamo dunque (in modo sommario ed arbitrario) la nascita di
questo gioco al II secolo d.C. dato che nel 1972 nell’allora unione sovietica e
più precisamente nell'Uzbekistan furono ritrovati reperti di questo gioco e così
datati.
Per concludere
riportiamo la legenda dell’inventore degli scacchi (o della dama)
Un potentissimo
ed annoiato sovrano aveva promesso che chiunque gli avesse proposto un nuovo
divertimento avrebbe potuto chiedere qualunque ricompensa.
Nessuno riuscì
nell’impresa fino al giorno che gli si presentò davanti un mercante venuto da
lontano che gli presentò una tavola con 64 caselle gli spiegò il gioco gli
mostrò i pezzi ed iniziarono a giocare.
Fu così grande
il divertimento del sovrano che gli chiese cosa volesse come premio per quel
magnifico gioco.
Il mercante,
con astuzia chiese un chicco di riso per la prima casella della scacchiera, poi
due chicchi per la seconda, quattro chicchi per la terza, otto per la quarta e
così via in questo gioco al raddoppio fino all’ultima casella.
Il sovrano,
meravigliato dalla pochezza della richiesta, acconsentì ma poco dopo si rese
conto di non avere tanto riso da poter soddisfare la richiesta, allora adirato
fece mettere a morte il furbo mercante.