Correre nel verde Cavalli e cavalieri - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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Cavalli e cavalieri la rubrica di equitazione di Correre nel verde

Equini: cavalli, asini, zebre, pony, muli, bardotti

PONY

PONY DEL CASPIO

Pony usato secoli nell'area geografica della Persia storica come animale da lavoro. Ha una struttura agile, aggraziata, e buona accelerazione, questo lo rende adatto a saltare ostacoli. Animale dall'intelligenza viva, ottimo come cavalcatura per bambini. Può essere usato anche attaccato a un calesse e per questo scopo è stato usato per mille anni. Nel 1965 nella regione settentrionale dell’Iran, precisamente la parte che si affaccia sul Mar Caspio, venne trovato questo cavallo. La sua struttura non era come quella del pony, ma più simile ad un arabo in miniatura, ci si accorse che assomigliavano molto ai cavalli incisi su di un muro risalente alla fine del  VI o V secolo a.C dell’antica città di Persepoli. Alcuni studiosi pensano che quei cavalli ritrovati fossero gli antenati dei cavalli usati nel 3° millennio a.C usati dagli abitanti della Mesopotamia e possibili i progenitori di tutte le razze a “sangue ardente” come l’arabo.

Per mille anni fino al 1965 di questo cavallo se ne erano perse le tracce, con il loro ritrovamento gli studiosi hanno confermato la loro autenticità con ricerche scientifiche, in seguito a scavi archeologici  nei resti di antiche città Iraniane. L’identificazione è stata aiutata dai caratteri unici del pony del caspio come: la composizione dell’emoglobina del sangue, la struttura ossea del cranio, la conformazione della colonna vertebrale più sottile di quella dei pony. Nel periodo in cui di questi cavalli se ne perse traccia, furono allevati in una ‘area ristretta dove erano noti con i nomi di Monleki  e Ponseki. Non essendosi mai allontanati da quell’area dalle rive del mar Caspio alle pendici dei monti Elburz  e quindi non subendo incroci con altri cavalli, ha fatto si che la razza si sia conservata, senza perdere le caratteristiche originarie.

Il primo a capire l’importanza di questa razza ritrovata fu lo Scià di Persia, e nonostante i sconvolgimenti politici della zona, un numero sufficiente di questi animali fu esportato in Gran Bretagna, America e Australia.

Colori di manto sono: baio, grigio, sauro, morello o bianco, si possono trovare marcature bianche, altezza 100-122 cm. Testa affusolata, fronte ampia e convessa, ossa della mascella larghe e muso stretto, occhi grandi e sporgenti, narici larghe e collocate in basso, orecchi corti laterali e con le punte curvate verso l’interno, il tronco stretto, collo lungo, spalla inclinata, torace profondo, arti sottili e forti, zoccoli ovali e robusti. La sua struttura non lo fa assomigliare a nessuno altro pony.


 

 

 

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