PONY DELLA GIARA
Il suo nome deriva dall’altopiano dove vive allo stato brado. Vivace,
rustico e resistente, ha rischiato lo stesso l’estinzione. Ora,
per fortuna rivalutato, è stato creato uno speciale allevamento dall’istituto d’incremento ippico
della Sardegna nel 1961 nella foresta Burgos a protezione di questa
razza.
Le sue origini precise non si conoscono.
Alcuni ricercatori collocano la sua nascita ai primi cavalli asiatici
importati dai greci nell’IV sec o V sec. a.C.
Successive immissioni da
parte di Romani e Cartaginesi d’altri cavalli, e l’introduzione da parte
dei saraceni dell’arabo, che fu utilizzato dai sardi per miglioratore i
cavalli che possedevano generò il cavallo sardo. Solo dal 1845 si
possono trovare notizie certe che riguardano questa razza e si trovano
negli archivi dei comuni che lo riguardano. Alcuni cavallini che
s’inselvatichirono in un ambiente circostante selvaggio e arido, per
sopravvivere, sì auto selezionò in soggetti di taglia più piccola, da
qui la discendenza del cavallino della Giara.
Tuttora hanno
caratteristiche tipiche dei loro antenati Berberi. Altezza e di 125 -135
al garrese, il mantello baio, morello, o sauro, ha testa quadrata con
ganasce pronunciate, criniera folta e ribelle, il collo di media
lunghezza, arti sottili, zoccoli cilindrici, ha un carattere vivace,
però una volta addestrato è un ottimo soggetto come pony da sella per
bambini.
E’ doveroso segnalare la nuova razza del GIARAB.
Recente incrocio frutto di lavoro da parte dell’incremento ippico
Sardo d’Ozieri, realizzato inizialmente tra l’arabo e il pony di giara,
e poi con il contributo dello stallone pony tedesco Nante campione di
salto dei pony, in seguito e stato immesso anche il contributo di uno
stallone di piccola taglia Angloarabo, creando una fissità della razza,
i soggetti nati da quest'ultimo accoppiamento sono tutti sotto i 148 cm.
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