Bibenda:
dalla necessità al piacere, storia,
professionalità e cultura
Il mondo del bere è legato a uno stato della
materia, quello liquido e ad un componente principale che è
l'acqua.
La maggior parte dell'acqua è salata, una piccola parte è salmastra,
la parte rimanente è dolce.
L'acqua dolce può essere potabile o non potable. L'acqua potabile è
una parte dell'acqua dolce che diviene rilevante solo
contabilizzando insieme a questa l'acqua potabilizzata.
Dagli albori della storia umana, l'interagire con
questi (senza l'assunzione del secondo si muore con grande
rapidità), ha accompagnato la nostra evoluzione, tanto è che hai
giorni nostri in queste pagine ci dedichiamo al benessere, al
piacere, all'edonismo e facciamo intuire l'immenso business che
gira intorno a questi concetti.
D'altro canto (segnalandoli e
combattendoli in altre rubriche o in altri nostri siti)
assistiamo all'avvelenamento delle fonti per inquinamento, alle
morti per siccità, allo scioglimento dei ghiacci e al
conseguente sommergersi di molte zone fertili e abitate, al
ricatto politico di chi ha le chiavi dell'acqua.
Non riusciamo
però a non pensare che il "benessere" sempre perseguito anche
inconsapevolmente da ognuno, secondo i suoi ideali, ha riscontro
pratico quando un settore si allontana dall'esigenza
primaria e dà vita a soggetti autonomi, con un ulteriore balzo
in avanti quando questi stessi diventano volani economici,
tecnologici e, magari, scuole di pensiero e di cultura.
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