L’UDITO DEL CAVALLO
L’udito nel cavallo è molto sviluppato, e con esso
percepisce ciò che gli sta accadendo intorno. Le sue orecchie svolgono anche la
funzione di dare l’equilibrio all’animale, si muovono in continuazione
cercando di captare i suoni. Il suo cervello li elabora e memorizza associandoli
a diverse situazioni; piacevoli come il rumore della carriola che porta il cibo
o spiacevoli come un suono improvviso e non identificabile che lo innervosisce.
Anche se il cavallo che vive con l’uomo sentendosi
protetto è meno attento alle sollecitazioni uditive esterne rispetto a quello
che vive allo stato brado, per i suoni che lo trovano protagonista ha un’ottima
memoria.
Sa riconoscere la differenza tra voce umana ed animale,
e soprattutto sa individuare e comprendere la voce del padrone. Se si associa l’azione
ad un comando, in futuro potrà bastare il solo comando senza l’azione.
Ricordatevi però di premiarlo con una carezza o del cibo quando vi ubbidirà.
Dell’udito di quest’animale non sappiamo ad ogni
modo ancora abbastanza, e l’unico animale che all’interno dell’orecchio
presenta un’appendice cieca chiamata tasca gutturale di cui non se ne conosce
la funzione.
Con le orecchie, esprime anche i suoi stati d’animo
che ci possono far comprendere quando ci avviciniamo all’animale cosa sta
cercando di comunicare.
1) Orecchie in avanti, capo alzato, interesse per ciò
che lo circonda ma anche stato di allerta.
2) Orecchie perpendicolari alla testa, tranquillità,
curiosità ed attenzione.
3) Orecchie in dietro accompagnate da labbra tirate,
indicano ira e forte disagio.
4) Orecchie in avanti con muso alzato, cerca di
comprendere, scruta e valuta.
5) Orecchie rilassate, aperte, è tranquillo e non
presenta timore.
6) Orecchie tirate in dietro, paura e disagio.
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