LA BICICLETTA
La bicicletta nasce dall’idea di impiegare un
mezzo con due sole ruote consecutive, anziché imperniate sullo stesso asse:
la sua origine trova le prime raffigurazioni, simili a dei rudimentali monopattini,
fin dal periodo Medievale.
Il primo vero veicolo a due ruote fu il "celerifero"
(De Sivrac – 1790), seguito dalla "draisina" (dal nome del costruttore Drais
von Sauerbronn – 1818): in entrambi i casi i dato dalla spinta del piede
a terra da parte del conducente. Fu con l’invenzione del pedale nel 1855
che vide la luce il "biciclo", vero antenato dei moderni mezzi.
Nel 1879 l’inglese Lawson introdusse la catena
come trasmettitore di movimento del pedale alla sola ruota posteriore, mentre
quella anteriore fungeva da solo elemento direzionale; bisognerà attendere
il 1884 per l’invenzione del telaio che collega le ruote, sostiene la sella,
i pedali, il manubrio e la forcella anteriore.
Dai primi rudimentali esemplari siamo passati
oggi a modelli di bici sempre più leggeri, comodi ed equipaggiati, ferme
restando le
caratteristiche di base:
-
un telaio in acciaio o leghe particolarmente
resistenti
-
una forcella anteriore con il tubo
di sterzo che sostiene il manubrio
-
una pedaliera che trasmette il movimento
alle ruote, azionando una ruota dentata che ingrana sulla catena
-
il cambio di velocità, azionabile
dal manubrio, costituito da ruote dentate coassiali dello stesso diametro
-
i freni, anteriori e posteriori,
indipendenti fra loro.
La bicicletta da corsa comprende
tre tipi:
-
da strada
( peso dai 9 agli 11 kg)
-
da pista
(peso dai 7 agli 8 kg per la velocità, dai 6 ai 7 kg per l’inseguimento)
-
da mezzofondo
(di peso superiore rispetto alle precedenti).
La bicicletta non deve superare i 2 metri di
lunghezza e i 75 cm. di larghezza.
Ad oggi, per la scelta di una buona bicicletta
bisogna considerare la qualità degli elementi sopra citati che influiscono
su prezzi e prestazioni del mezzo, ossia: il telaio, l’assemblaggio, la
forcella (che non deve essere né troppo rigida né troppo elastica), i freni,
il manubrio (con curva anatomica, tale da rendere stabile la posizione anche
quando si è in pedi sui pedali), la sella (da scegliere con un’imbottitura
in gel e lo scafo ben dimensionato), le ruote, il cambio, i pedali (con
appositi attacchi per calzature tecniche, leggere e resistenti).
Per il ciclista è importante anche avere il
giusto EQUIPAGGIAMENTO, funzionale ma non ingombrante. Sono da considerare
indispensabili
dunque:
-
pompa e ferri per una qualsiasi piccola
riparazione d’emergenza
-
casco per la sicurezza
-
indumenti parapioggia (ottimi quelli in
neoprene, che si trovano nei negozi di materiali subacquei), comunque
traspiranti, con cuciture stagne, inserti d’areazione ed eventualmente
applicazioni rifrangenti.
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