L’Automassaggio
di Amadio
Bianchi
In India vi sono almeno
sei medicine ufficialmente riconosciute. Una di queste, di origine assai
antica, è la scienza medica chiamata Ayurveda (scienza della vita), nella
quale l’essere umano è preso in considerazione come riproduzione, in
piccolo, di un macrocosmo del quale si è fornita interpretazione sia
fisica sia filosofica. Di questa antica medicina olistica facevano parte
vari rami e specializzazioni, tra le quali, il massaggio che, ancor oggi,
gode di grande apprezzamento. Un antico rito di consacrazione riservato ai
re chiamato "Abhiseca" consisteva nella aspersione del corpo del monarca
con acqua (unita a riti sussidiari) ma anche in una unzione che potrebbe
ricordare una pratica di Abhyangam o massaggio. Il suo fine era quello di
assicurare il prolungamento della vita o addirittura l’immortalità del
sovrano.
Per tornare alle
pratiche del massaggio indiano moderno, oggi si sono diffuse pratiche
anche di automassaggio e sono tanti i benefici che questi metodi possono
offrire.
Si utilizza l’olio di
sesamo che viene considerato "olio di base" perché, nel caso di specifiche
terapie mediche Ayurvediche, viene miscelato ad altre sostanze curative.
Un altro olio che gode
di molta considerazione per le sue proprietà è l’olio di mandorle, l’olio
che vi consiglio di utilizzare nella pratica che qui vi descrivo.
La tecnica che vi
presento viene insegnata in alcune rinomate scuole di yoga che godono
della presenza di maestri particolarmente esperti.
Il trattamento inizia
dai piedi.
Nei massaggi orientali
in genere, i piedi sono ritenuti importanti poiché ricchi di sensibili
aree e punti che trovano corrispondenza in varie parti del corpo, compresi
gli organi interni. Per questo motivo vengono trattati con diligenza ed
attenzione. In particolare per noi occidentali, i piedi, essendo
normalmente richiusi nelle scarpe, necessitano di specifico intervento per
porre rimedio ai danni derivanti dalla stretta delle scarpe.
Sedetevi dunque,
toglietevi scarpe e calze e procedete come segue.
Si inizia normalmente
dal piede destro ed il primo contributo prevede una accurata stesura
dell’olio, in quantità non eccessiva, su tutta la superficie dell’arto,
utilizzando il palmo di entrambe le mani (fotografia n.1). L’olio va steso
anche fra le dita dei piedi e per farlo, si possono utilizzare i pollici
che alternativamente si muovono avanti e indietro per massaggiare e
rivitalizzare la pelle così delicata in questi punti. Nella manovra
seguente si divaricano le dita con attenzione per non lacerare la pelle
infradito. Per completare lo scioglimento delle articolazioni, infine,
iniziando dall’alluce, si tirano e ruotano, in senso orario, ad una ad
una, tutte le dita del piede.
Le manovre che seguono
presentano una azione diretta alla stimolazione in generale sia dei
tessuti sia delle svariate aree corrispondenti ad organi interni per
ristrutturarne il funzionamento.
Adottando una pressione
decisa, massaggiate, con la parte interna del pollice, l’intera superficie
della pianta del piede in strisce verticali che partono dal tallone e
culminano alla base delle dita ( fotografia n.2). In seguito, partendo
dalla base dell’alluce eseguite sempre con il pollice dei piccoli
movimenti rotatori in senso orario nonostante lo manteniate fisso nel
punto d’azione ( fotografia n.3). Estendete piano piano l’azione a tutta
la pianta del piede percorrendo linee orizzontali che vanno da destra a
sinistra per il piede destro e da sinistra a destra per il piede sinistro.
Con questa azione inviate positivi impulsi a tutti gli organi interni
attivandone il funzionamento.
Concludete sfregando con
il palmo della mano aperta la parte laterale sia interna sia esterna del
piede portando sollievo ma anche inviando impulsi benefici alla colonna
vertebrale che in queste parti ha appunto la sua corrispondenza
(fotografia n.4).
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fase 3 |
fase 4 |
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