CIKITSA
L’ANTICO STRETCHING DEI MONASTERI
INDIANI
di Amadio
Bianchi
In alcuni monasteri indiani (Ashram)
dove le lunghe pratiche di preghiera, concentrazione e meditazione costringevano
i monaci per ore immobili, in posizione seduta, dove cioè per lasciare più
spazio ad un livello contemplativo-ascetico l’attività fisica era pressoché
assente, si cominciò a praticare il "Cikitsa" (una sorta di stretching a due) il
quale permetteva al corpo di ritrovare una certa elasticità e alla colonna
vertebrale l’assetto ideale per proseguire nelle pratiche.
Anche ai "meditanti" capita di provare
tensione nel collo, nelle spalle e nella parte alta della schiena o addirittura
un fastidioso dolorino tra le scapole dovuto al mantenimento di una posizione
sbagliata, proprio come all’impiegato che per molte ore sta seduto nella
scrivania del suo ufficio, soprattutto oggi con l’avvento dei computer.
Ecco perché vi propongo in queste
illustrazioni alcune manovre dell’antico sistema indiano. Il metodo ha un solo
difetto : "non è un fai da te". Non solo, la persona che applica tali delicati
stiramenti deve essere veramente competente e dotato di lunga esperienza, perché
quando si tocca la colonna vertebrale e altri delicati organi del corpo non ci
si può permettere di sbagliare.
Le manovre più importanti del "Cikitsa"
sono sicuramente dirette con antica sapienza alla colonna vertebrale. Esse
tendono a sbloccare, guarire o donare elasticità alla stessa, alle sue 33
vertebre, ai dischi cartilaginei e ai legamenti che la compongono.
La spina dorsale, come certamente già
saprete, è dotata di 4 curve naturali : la cervicale, la dorsale, la lombare e
quella sacrale create da "madre natura" per renderla più resistente ed elastica
allo stesso tempo. Tuttavia una eccessiva accentuazione di queste curve, una
anormale curva laterale o altra anomalia, originano le condizioni patologiche
conosciute come lordosi, cifosi, scogliosi e cervicale che si può tentare di
correggere con un appropriato intervento.
La salute della colonna vertebrale era
sicuramente ritenuta importante nei monasteri per i centri su di essa situati,
conosciuti, anche nella disciplina Yoga con il nome di Cakra (si pronuncia la c
dolce come in "ciascuno"). I Cakra sono sette, ma solo cinque sono sulla spina
dorsale e si trovano : il primo alla base della colonna vertebrale, il secondo
alla radice degli organi genitali, il terzo nella regione lombare all’altezza
dell’ombelico, il quarto dietro il cuore, il quinto nella regione della gola.
Tali centri (corrispondono in modo grossolano ai plessi della cultura
occidentale), sono ritenuti importanti poiché sul piano fisico controllano la
salute di varie aree del corpo ma, soprattutto nella scienza spirituale
orientale, essi sono fulcro di esperienze di coscienza.
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fase 2 |
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fase 3 |
fase 4 |
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