LA CERVICALE
di Amadio
Bianchi
Con questa definizione, in generale, ci
si riferisce a quell’insieme di patologie, oggi così diffuse, da ritenere che
esse rappresentino la normalità. Sette persone su dieci provano dolore nel collo
e nella parte alta della schiena. L’origine dei disturbi ha cause diverse ma, il
solito stress, anche in questo caso, ha contribuito a diffonderli. Molti
soggetti, infatti tendono a somatizzare le loro tensioni nelle spalle, assumendo
per molto tempo posture che finiscono per danneggiare sia la colonna vertebrale,
sia i muscoli, sia i tendini. Altri soffrono di debolezza congenita o hanno
subito il classico "colpo di frusta" in un incidente e non hanno provveduto in
seguito ad eseguire appropriati esercizi che li rimettesse in forma. La
tipologia di indisposizioni è variabile da soggetto a soggetto e grossolanamente
riassumibile nei seguenti fastidi: nausea, formicolio, capogiri, mal di testa e
naturalmente indolenzimento diretto della parte.
Per prima cosa, a questi pazienti
consiglio una pratica quotidiana di scioglimento consistente in alcuni movimenti
lenti da eseguire di seguito con la testa, in piedi o seduti, seguendo un certo
ordine e rispettando una certa gradualità: il primo esercizio consiste nel
portare l’orecchio destro sulla spalla destra e poi l’orecchio sinistro sulla
spalla sinistra facendo cioè dondolare la testa ora da un lato ora dall’altro;
nel secondo si parte con il mento vicino allo sterno e poi di seguito lo si
sposta verso l’alto e si ritorna lentamente ripetendo quel movimento che nella
nostra cultura si usa come affermazione ; seguono tre movimenti cosiddetti a
falce : il primo con la testa posizionata in basso, il mento vicino al petto e
si procede a far oscillare il capo ora da un lato ora dall’altro ; il secondo
con la testa diritta e il mento che passa dalla spalla destra a quella sinistra
e viceversa ; infine lo stesso esercizio viene eseguito guardando verso l’alto.
Dopo tutti questi movimenti considerati di preparazione si possono eseguire
attente rotazioni complete, lente e senza sforzo, prima in un senso poi nel
senso opposto onde evitare la sensazione di capogiro che ne deriverebbe
eseguendo solo da un lato.
Potendoselo permettere, tuttavia,
sarebbe meglio ricorrere, ogni tanto, alle mani di un esperto massaggiatore il
quale con sapienti movimenti potrebbe essere in grado di accelerare il processo
di guarigione.
Nella sequenza fotografica che presento
si vedono alcuni tipici movimenti e pressioni utilizzate al fine di intervenire
sui disturbi alla zona cervicale:
nella prima immagine si esercita una
spinta sulle dorsali alte mentre si tira il braccio all’indietro. Nella seconda
vediamo le rotazioni dolci che inducono, rilassamento e scioltezza ed infine
nell’ultima la trazione vera e propria della testa contrapposta con i piedi alle
spalle per una maggiore efficacia che, tengo a far presente, deve essere
eseguita da un esperto poiché, in qualche caso ci possono essere delle
controindicazioni.
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