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Le gare di
monta maremmana
Ogni
tanto qualcuno mi chiede le modalità di svolgimento delle gare di monta
maremmana, nella quale, sottolineo, ci sono regole ben definite che vanno
scrupolosamente rispettate. L’abbigliamento del cavaliere, la bardatura del
cavallo, e durante una gara, specifiche difficoltà che si trovano nel lavoro
del buttero, dove si evidenzia l’equilibrio del cavallo e l’affinità con il
suo cavaliere. Il campionato regionale di monta da lavoro del Lazio 1998, da me
svolto e vinto per la monta maremmana, prevedeva anche quella western. Nel caso
specifico della monta da me scelta, le prove sono state divise in calendario da
gennaio a settembre, in 6 date da svolgersi in varie località del Lazio. Le
gare comprendevano, oltre a prove di attitudine semplice, anche gare di
attitudine a cronometro. Le difficoltà di percorso devono essere
obbligatoriamente: il salto, lo slalom, il cancello, il passo indietro, lo
spostamento in oggetto.
Di
solito i percorsi di queste gare prevedono, lo slalom tra poli, otto fra bidoni,
cancello da aprire e chiudere, slalom in parallelo, ponticello da superare,
marcia indietro da un’incastrino, recinto, balle di paglia, oggetto da
spostare e in alcuni casi, anche da lanciare come la lacciara che usano i
butteri per prendere i vitelli da cavallo. Per il punteggio, i giudici tengono
conto: dell’abbigliamento, del cavaliere e della bardatura del cavallo che
deve essere correlato al tipo di monta scelta, pena la mancata qualificazione.
Al punteggio concorre anche la presentazione che si fa davanti alla giuria nel
momento in cui si inizia la gara. Le penalità durante il percorso vengono
quantificate in secondi da aggiungere al tempo reale e nella prova del cavallo,
si incorre addirittura alla squalifica se non viene effettuata.
Altri
motivi di squalifica sono:
errori
di percorso, omettere il saluto alla giuria, tralasciare un ostacolo: Tre
rifiuti consecutivi del cavallo, seconda caduta del cavaliere.
Si
ha l’eliminazione dalle gare in caso di:
maltrattamenti
al cavallo, entrare nel rettangolo per provare il percorso, o durante lo
svolgimento della gara. Nel caso in cui il cavallo abbia ferite sul naso, in
prossimità della sella, delle finiture o comunque tali, da ritenere doloroso e
faticoso per il cavallo lo svolgimento del percorso, zoppie evidenti
dell’animale, entrare prima del tocco della campana, l’uscita dal rettangolo
del cavallo durante la gara.
Nel
campionato italiano di monta da lavoro, per il conseguimento del titolo e
relativa ammissione dei primi 4 al campionato europeo che con rincrescimento non
ho potuto svolgere, dato il costo economico (non avendo sponsor) per gli
spostamenti mirati al raggiungimento delle sedi delle gare, dislocate in varie
regioni italiane, le spese di iscrizione, nel caso in cui fossi arrivato fra i
primi, mi sarebbe stata preclusa l’ammissione agli europei non avendo, come
determina il regolamento, il cavallo di razza maremmana e/o derivati, anche se
monto per allenamento e rifinitura vari cavalli, possiedo solo una brava araba.
Comunque, dette gare, comprendono ulteriori esercizi come:
prova
di attitudine, addestramento, attitudine al cronometro, sbrancamento.
Francesco Tola
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