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PADRONE E AMICO
Come ci considera il nostro cavallo? Ci siamo mai posti
questa domanda? Il concetto di padrone è prettamente umano, e non ha nessun
significato nel regno animale.
I cavalli in branco, scelgono i membri della propria famiglia, per formare il
gruppo di gioco o formare nuove amicizie, dato che sono già inseriti in una
scala gerarchica, fin dalla nascita, ma quando si ritrovano in cattività, il
loro senso innato, di spirito di branco, ed essendo animali estremamente
socievoli, li porta a familiarizzare anche con esseri di altre specie, a volte
preferendoli perfino ai propri simili, ma non per questo si potrà mai
paragonarli al cane, amico dell'uomo per eccellenza.
Il cane quando ci dimostra affetto anche in modo esuberante, fin da quando
è cucciolo, viene premiato. Al cavallo il premio viene dato, quando inizia a
comportarsi da adulto, quindi probabilmente la sua dimostrazione di
affetto si risolve, in una strofinata di naso, una leccatina, o mordicchiando,
come farebbe nel branco, se la parola affetto, almeno come lo intendiamo noi, a
qualcuno potrà sembrare esagerata, è sicuramente una dimostrazione di
preferenza, verso alcune persone e non altre, dimostrando che ha simpatie e
antipatie ben precise, e che per questo è estremamente importante istaurare, un
buon legame con il proprio cavallo, questi risponderà alle sollecitazioni
sportive, con maggior successo. E' questo che si intende, quando si parla di buon binomio tra cavallo e cavaliere.
Qui inizia il compito più arduo per il cavaliere; conquistare la fiducia del
proprio cavallo senza per questo essere troppo permissivi, ricordatevi che vi
crede uno del branco, e come tale rispetta la gerarchia che si è formata tra
voi e lui, quindi si dovrà istaurare un rapporto di fiducia, perché non
siete un suo antagonista, e di rispetto come farebbe un cavallo se non
gerarchicamente superiore almeno paritario. Come si usa dire; mano di ferro in
guanto di velluto. Ma come possiamo instaurare con questo animale un buon
rapporto? Forse iniziando a capire gli aspetti del suo carattere, e dell'istinto
che lo portano a dimostrazioni di affetto avvolte pericolose, per esempio i
cavalli tra loro usano mordicchiarsi, se la cosa è accettabile fra
simili, anzi piacevole, non lo è altrettanto per noi, non permettete mai di
fare questo con voi, mentre se soffia leggermente con le nari è un ricerca di
amicizia, facendogli altrettanto dimostreremo di aver capito, e che contraccambiamo
il suo invito.
Il cavallo trova estremamente piacevole ed è anche segno
di unione tra amici, la pulizia reciproca, il momento della strigliatura quindi,
va svolto periodicamente, sarà un segno di affetto da parte vostra,
specialmente se fatto su garrese e criniera, tant'è che tra cavalli rivali,
questo non avviene. La tolettatura è un gesto di appartenenza allo stesso
gruppo, e solidifica il legame, per questo è importante che sia fatta dallo
stesso proprietario, da chi lo cavalca o da chi lo accudisce abitualmente.
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