100 CHILOMETRI DEL PASSATORE
La 100 km del passatore è una delle ultramaratone più importanti a
livello internazionale; la particolarità del percorso, la sua lunga
tradizione, il livello tecnico necessario per portarla a compimento e
l’ottima organizzazione hanno permesso negli anni di realizzare una
delle più belle ultramaratone del mondo. Il percorso si articola su vari
dislivelli, da quello iniziale a Firenze di 52 m sul livello del mare,
al punto più alto di 913 m (Passo della Colla di Casaglia), fino
all’arrivo a Faenza (35 m); le pendenze della strada variano tra l’8 e
il 15%.
La partenza avviene, dal 1973, a Firenze in Piazza della Signoria, si
prosegue per Fiesole (qui si incontrano le prime salite), si arriva alla
salita di Vetta le Croci, la strada che porta verso Borgo S: Lorenzo
consente un breve riposo su discese fluide, si prosegue con altre salite
verso Ronta e Razzuolo e, in corrispondenza del Passo della Colla, si
arriva al punto più impegnativo della gara, con un dislivello di 913
metri sul livello del mare e una pendenza del 15%, e molto impegnative
sono anche le discese che seguono (siamo solo a metà gara); il percorso
porta a Crespino del Lamone, Marradi, per giungere infine al tanto
sospirato traguardo in Piazza del Popolo a Faenza.
Dicevamo che la difficoltà della competizione non è solo
rappresentata dalla distanza chilometrica ma, soprattutto, dalle
differenze altimetriche. Portare a termine questa gara comporta un
notevole dispendio energetico e una sollecitazione di articolazioni e
muscolatura di non poco conto; un altro fattore di disturbo sono gli
sbalzi di temperatura che si incontrano durante il tracciato (la gara
inizia nel primo pomeriggio, il tempo massimo a disposizione è di 20
ore). Una corretta preparazione prima, e giusta integrazione durante lo
sforzo, sono attività uniche per arrivare indenni al traguardo.
Per quanto riguarda l’allenamento, particolare attenzione deve essere
data al lavoro di resistenza con lunghissimi di 60-70 km, così come alle
ripetute lunghe e ai recuperi brevi da correre a ritmi non eccessivi
(per maggiori informazioni vi rimandiamo alle ottime indicazioni di
Fulvio Massini e Orlando Pizzolato contenute nel sito ufficiale).
L’integrazione di liquidi e zuccheri deve essere costante (attraverso i
punti di ristoro e le proprie risorse da portarsi al seguito per
necessità); ciò che più conta è non provare mai nulla in gara, ma
prepararsi adeguatamente mesi prima.
La gara è riconosciuta da IAAF, IAU, EAA, FIDAL.
Dei 1100 partecipanti alla prima edizione solo 347 giunsero al
traguardo; il miglior tempo in campo maschile fu di 7h 51’ 18” (Romano
Baccaro), tra le donne vinse Maria Pia Tellini in 12h 37’ 15”. Tra i
maggiori campioni, ricordiamo l’italiano Vito Melito (vincitore di 4
edizioni), il russso Alexey Konov che ha ottenuto 6 vittorie (3
consecutive), Monica Casiraghi (record femminile nel 2003 in 7h 59’
41”), Mario Fattore, Mario Ardemagni (suo il record maschile in 6h 31’
44” nel 2004).
La gara si svolge sempre verso la fine di maggio; iscrizioni on-line
fino a pochi giorni prima.
Per informazioni, curiosità, consigli tecnici ed iscrizioni: