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Perseo
La storia del marchio di orologi Perseo, un simbolo della produzione di
cronometri italiani, è un percorso particolare, che attraversa la storia del
‘900 del nostro Paese, con le sue contraddizioni ed eccellenze.
Il marchio Perseo, agli albori della sua esistenza non è molto noto, le poche
informazione che si hanno su esso dicono che sia
nato dall'idea di un commerciante toscano ad inizio XX secolo.
Successivamente il marchio viene recuperato da Alfredo Degli Esposti, un
mercante di orologi svizzeri, che decide di vendere gli orologi, realizzati con
i pezzi fornitigli dalla società svizzera Cortébert, con il marchio Perseo.
L’avvento della propaganda fascista, incentrata sul concetto di autarchia, e
sulla demonizzazione dei prodotti stranieri, rende difficile la permanenza di
materiale con nomi non italiani sui banchi di qualsiasi negozio.
Questa situazione aiuta la Perseo, che assembla da sé il materiale proveniente
dalla Svizzera e che soprattutto ha un nome che suona rigorosamente italiano
(anche se in realtà è di origine greca). Così, il marchio italiano riesce ad
ottenere un contratto in esclusiva con le Ferrovie dello Stato per la fornitura
di orologi da taschino realizzati per i ferrovieri.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la caduta del Fascismo, la Perseo
continua a mantenere il proprio rapporto con le Ferrovie. Anzi, aumenta il
proprio raggio di produzione, accordandosi con altre società ferroviarie
internazionali, la Federazione Italiana Giuoco Calcio e altre aziende del
Trasporto Pubblico Locale italiano.
Attualmente la Perseo fa parte della società svizzera Cortebert, che ha
acquisito il marchio nei primi anni ’60.
Nel 2011, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, la Perseo ha creato un
modello al quarzo come fornitura esclusiva per il CIFI (Collegio Ingegneri
Ferroviari Italiani).
