Gatti

Il gatto comune, appartenente alla famiglia dei “Felis” è un animale che, soprattutto nella nostra Europa, viene spesso ritenuto un simpatico compagno da tenere in casa. Si tratta di un carnivoro anche se, vivendo a stretto contatto con l’uomo si è evoluto a mangiare quasi ogni cosa.

Si tratta di un animale che è stato molto apprezzato soprattutto nelle vecchie terre rurali, grazie alla sua grande abilità nel catturare i topi.

Infatti, nonostante siano degli esseri particolarmente indipendenti, spesso vivono nelle vicinanze di abitazioni degli uomini dove possono facilmente trovare sia cibo che riparo.

Di particolare rilevanza è il fatto che l’intelligenza assai pronunciata del gatto permette loro di modulare la loro indipendenza con degli atteggiamenti di “opportunità” che variano dall’opportunismo ad un atteggiamento quasi “canino” di grande affetto con la propria famiglia umana.

Insomma il gatto a discapito della sua indipendenza il gatto può essere definito un animale sociale.

Il legame gatto . uomo è di origine antichissima, che risale già dall’epoca dell’Antico Egitto.

Bisogna però ricordare che l’idea di allevare felini è una scoperta relativamente recente, soprattutto perché i gatti hanno goduto di una pessima fama, in particolare durante il periodo medioevale, quando venivano ritenuti degli esseri diabolici.

La presenza costante di questi felini nella vita di tutti i giorni può venir documentata anche dal fatto della presenza di gatti in alcuni stemmi araldici. In queste immagini viene spesso rappresentato con il pelo irto e gli artigli estratti.

Parlando di questi animali la prima distinzione che possiamo fare è tra gatto selvatico e gatto domestico: il primo è nettamente più grande del primo, con un pelo a strisce nere. Il gatto domestico è un animale di dimensioni medio – piccole, con variazioni nette di colori e di lunghezza del pelo.

Attualmente possiamo distinguere diverse specie di questi felini, tra questi i più famosi sono i Persiani e quelli di Angora.

Tra le caratteristiche fisiche da sottolineare è l’utilizzo della coda come un timone e i baffi, detti vibrisse, che fungono da radar per questi animali.

Tornando alla particolare indipendenza del gatto ricordiamo che, in caso si sentano in pericolo, questi felini potrebbero graffiare anche i padroni tirando fuori i propri artigli retrattili.

Bisogna fare attenzione ai graffi subiti dai gatti perché potrebbero causare delle reazioni cutanee molto fastidiose.

Inoltre i gatti possono essere portatori di malattie che colpiscono anche gli uomini come ad esempio la rabbia e la setticemia.

Per quanto riguarda la riproduzione la “gatta” va in calore nel periodo tra febbraio e giugno ed in ogni gravidanza può mettere alla luce dai 3 ai 5 cuccioli.

Il periodo di gestazione è di circa due mesi.