BIMOTA
Nel panorama motociclistico mondiale Bimota si è sempre
distinta per il design e le continue innovazioni. L’azienda, nata intorno al
1970 a Rimini dalla capacità e dalla passione dei fondatori Bianchi, Morra e
Tamburini (Bimota è l’acronimo dei tre cognomi), ha fornito i propri telai ai
team ufficiali impegnati in diverse competizioni mondiali.
Nel 1975 inizia la produzione della HB1, una motocicletta con
motore Honda di 750 cc e telaio Bimota in tubi d’acciaio destinata all’uso
stradale. Nuovi modelli si susseguono in breve tempo, tutti contraddistinti
dalle medesime qualità d’affidabilità ed innovazione; nel 1977 nasce la SB2 con
motore Suzuki di 750 cc e telaio scomponibile.
Nel 1980 l’azienda riminese si aggiudica il Campionato del
Mondo 350 insieme al pilota Jon Ekerold; qualche anno più tardi, nel 1987, vince
anche il Campionato del Mondo TT F1 insieme a Virginio Ferrari. Nello stesso
periodo cresce la produzione in serie con i nuovi modelli HB2, HB3 (entrambi con
motore Honda), SB4, SB5 (motore Suzuki), YB4 e YB6 Tuatara (motore Yamaha).
Nel 1983 Massimo Tamburini lascia l’azienda; al suo posto
subentra dapprima Federico Martini, al quale si devono i nuovi telai in
alluminio scatolato, e successivamente Pierluigi Marconi, l’ideatore della
rivoluzionaria TESI 1/D, una motocicletta dotata di sospensione anteriore a
forcellone oscillante.
Alla fine degli anni ’90 nasce la prima motocicletta
interamente Bimota, sviluppata intorno al propulsore 500 Vdue; a causa di una
richiesta di mercato eccessiva per le capacità produttive della casa, Bimota
lancia un prodotto ancora immaturo nella messa a punto e si trova a dover
affrontare una crisi finanziaria.
All’inizio del nuovo millennio Bimota realizza la SB8 R,
nuovo modello con telaio in alluminio e carbonio, realizzato nelle versioni in
carbonio ed in vetroresina. Nello stesso periodo l’azienda riminese ritorna alle
competizioni di SuperBike dopo undici anni d’assenza, aggiudicandosi il 1ù posto
in gara 1 nel GP d’Australia insieme al pilota Anthony Gobert.
A causa delle difficoltà incontrate nello sviluppo del motore
500 Vdue, l’azienda è costretta ad interrompere l’attività. Nel 2004 Bimota
ottiene il premio Motorcycle Design Award nella categoria Supersport con il
nuovo modello DB5, una motocicletta con motore Ducati di 1000 cc e dotata di
forcellone a traliccio composito. Tra i veicoli prodotti ricordiamo TESI 2D, DB6
Delirio e SBK8 Gobert.
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