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MOTOCICLISMO

 

TRIUMPH

TRIUMPH

Nel 1889 Siegfried Bettmann e Mauritz Schulte iniziano la produzione, a Coventry, di biciclette con il marchio Triumph.

Poco dopo l’invenzione del motore a combustione interna, la Triumph Cycle Co entra nel settore motociclistico; nel 1902 nasce la prima moto dello stabilimento di Coventry, la N_1, una bicicletta con motore belga Minerva appeso al telaio rinforzato.

Nel 1905, Schulte e Charles Hathaway realizzano la prima moto con motore Triumph, la Model 3HP; negli anni successivi l’azienda ha perfezionato questo motore aumentandone la cilindrata ed adottando un variatore di potenza.

Nel 1908 arrivano le prime vittorie; le moto Triumph si fanno notare per l’affidabilità e le scelte tecniche, una delle quali Ë il “free engine”, un meccanismo che permettere di accendere il motore senza spingere la moto.

Durante il primo conflitto mondiale, il governo britannico decide di utilizzare la motocicletta Type A per inviare gli ordini al fronte.

Nel 1919 Mauritz Schulte abbandona la Triumph. L’anno dopo Bettmann inaugura la Triumph Motor Co e inizia la produzione di automobili.

Nel 1922 la prima Triumph introduce la trasmissione a catena con la Tipe SD; nelle competizione esordisce la Riccy, una motocicletta con motore monocilindrico da 500 cc capace di conquistare diversi record di velocità.

Nel corso degli anni ’30 Triumph subisce una serie di divisioni aziendali: le scelte di Bettmann, deciso a continuare la produzione di automobili, portano alla cessione dei settori bici e motociclette. Nel 1936 Jack Sangster già proprietario della Ariel, azienda nota per la qualità dei motoveicoli prodotti, acquista la divisione moto Triumph e da vita alla Triumph Engeneering Co Ltd. Grazie al lavoro del direttore Edward Turner e del designer Bert Hopwood nascono le nuove motociclette della serie Tiger e la rivoluzionaria Speed Twin.

All’inizio del secondo conflitto mondiale Triumph concentra la produzione sui modelli per uso militare. Negli anni tra il 1940-’42, la produzione viene spostata da Coventry, dove lo stabilimento era stato distrutto da un’incursione tedesca, a Warwick e Meriden.

Nel dopoguerra, Triumph riprende le importazioni negli Stati Uniti e torna a gareggiare nelle competizioni nazionali; nel 1946 il pilota Erenie Lyons vince in sella ad una T 100 il Manx Grand Prix.

La produzione si allarga con i modelli Trophy e Thunderbird.

Nel corso degli anni ’50 l’azienda Ë acquistata dalla BSA. Nasce uno dei modelli che hanno caratterizzato la storia del marchio inglese, la Bonneville T120, una bicilindrica sportiva che ha conquistato i mercati nazionale e americano e le vittorie a Daytona e nel TT.

Sotto la direzione di Harry Sturgeon, subentrato a Turner nella direzione Triumph, l’azienda sviluppa un nuovo motore tricilindrico da 750 cc con la Triumph Trident (T150).

Nel corso degli anni ’70, il gruppo BSA attraversa un periodo nero, registrando ingenti perdite economiche; nel 1972 il Governo inglese applica una manovra per aiutare il gruppo.

Nel 1973 nasce la società Norton-Villiers-Triumph; la produzione delle motociclette Triumph viene spostata a Birmingham, causando lunghe proteste dei dipendenti di Meriden e portando alla definitiva chiusura dello stabilimento nel 1983.

Nel 1985 l’imprenditore John Bloor acquista il marchio e crea la Triumph Motorcycles Limited; le prime motociclette incarnano le vecchie Bonneville e sono costruite dalla Racing Spares, un’azienda che in passato aveva prodotto componenti per la Triumph. Tre anni dopo nasce un nuovo stabilimento nel Leichestershire e nuovi motori.

Nel 1990 Triumph presenta Trident 900 e 750, Daytona 900 e 1000, e Trophy 900 e 1200; tutte le moto utilizzano molte parti comuni.

Nel 1994 nasce un nuovo emblema dell’azienda inglese, la Speed Triple; l’anno dopo viene presentato un nuovo motore tricilindrico alimentato ad iniezione con la T595 Dayotona.

Nel 2002 lo stabilimento di Hinckley viene seriamente danneggiato da un incedio; dopo pochi mesi nascono una nuova fabbrica e la Daytona 600, una sportiva che ha subito conquistato la sua prima vittoria al TT dell’isola di Man.

Tra gli ultimi modelli prodotti dal marchio inglese ricordiamo la Rochet III, la Bonneville America, la Sprint ST, la Speed Four e la Scrambler 900.

Il sito: www.triumph.it