Correre nel verde Moto e case motociclistiche - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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MOTOCICLISMO

 

YAMAHA MOTOR CO.LTD

Yamaha

Nel 1889 Torakasu Yamaha fonda la Organ Manufacturing Company; nel 1897 l’azienda cambia il suo nome in Nippon Gakki.

Nella prima metà del 1900, la casa si occupa principalmente della costruzione di organi e pianoforti. A partire dal 1955, inizia la produzione di motocicli: la Yamaha Motor Co.Ltd mette in commercio il suo primo motociclo, un monocilindrico a due tempi di 123cc, denominato YA-1 (detto “Aka-tombo”, la “Libellula rossa”).

Tra le motociclette che hanno caratterizzato il successo del marchio giapponese, ricordiamo:

  • YD-1 (1957), un motociclo costruito con il preciso intento di adattarsi alla corporatura media dei Giapponesi;

  • YDS-1, evoluzione del modello precedente, è la prima moto con cambio a cinque marce di produzione giapponese;

  • AT90 (detta “jet twin”), un bicilindrico con sistema di lubrificazione forzata Autolube (da qui la sigla AT);

  • DT-1, la prima fuoristrada del mondo, monta cerchi di largo diametro, gomme tassellate, paramotore, forcelle con escursione lunga;

  • XS-1, primo modello Yamaha con motore a quattro tempi;

  • TX 750, un bicilindrico di 743 cc;

  • TY 250 (1973), la moto che ha collezionato diversi record nelle competizioni di trial insieme al pilota Mic Andrews;

  • XT 500, monocilindrico nato per le gare nel deserto (proprio con questa moto il francese Cyril Nevue ha vinto la prima Parigi-Dakar nel 1979);

  • XS 650 Special (1978), una custom con scarico a megafono, doppia sella, serbatoio a goccia e manubri in stile chopper;

  • XV 759 Special (1981), motore bicilindrico a V di 75_, sospensione da motocross e trasmissione a cardano;

  • XJ 650 Turbo (1982), la prima moto al mondo con sistema di carburatori turbo;

  • XT 600 Z TÈnerÈ (1983), una moto monocilindrica con serbatoio da 30 litri adatta ai rally africani;

  • FZR-750 R (1984), replica del modello racing YZF 750;

  • RZV 500 R (1984), una moto con motore a due tempi, quattro cilindri a V e raffreddamento a liquido;

  • VMAX 1200 (1990);

  • TDM 850 (1991), moto per il fuoristrada leggero e il turismo;

  • YP 250 (Majesty), uno dei migliori scooter di sempre;

  • YZF-R1 (1998), maximoto rivoluzionaria con telaio in alluminio Deltabox II, motore quattro cilindri paralleli inclinati in avanti, 150 cv di potenza massima;

  • YZF-R6 (1999), motore da 600 cc integrato al telaio Deltabox II; le ultime evoluzione di questa moto, come per la R1, derivano direttamente dalla YZR-M1 (la moto con cui Valentino Rossi ha vinto il Moto GP nel 2004);

  • T-Max 500, sintesi di una motocicletta e uno scooter, monta un bimotore a quattro tempi paralleli e semiorizzontali.

L’azienda si occupa anche della produzione di motori automobilistici, motoslitte, generatori, barche e motori, robot per applicazioni industriali.

Il logo. I tre diapason incrociati rappresentano la melodia, l’armonia e il ritmo; il cerchio indica il mondo.

 

il sito: http://www.yamaha-motor.it/index.jsp