Correre nel verde Moto e case motociclistiche - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


Moto ] Aprilia ] Benelli ] Betamotor ] Bimota ] BMW ] Cagiva ] Derbi ] Ducati ] Fantic Motor ] Moto Guzzi ] Harley-Davidson ] Honda ] Husaberg ] Husquarna ] Hyosung ] Kawasaki ] KTM ] Kymco ] Malaguti ] Moto Morini ] [ MV Agusta ] Piaggio Group ] Royal Enfield ] Sherco Motorcycles ] Suzuki ] Sym Sanyang ] Triumph ] Vectrix Corporation ] Yamaha ] Motocicletta ]

MotoAutoNauticaVoloMotori&Vele

Correre nel verde

Moto
Aprilia
Benelli
Betamotor
Bimota
BMW
Cagiva
Derbi
Ducati
Fantic Motor
Moto Guzzi
Harley-Davidson
Honda
Husaberg
Husquarna
Hyosung
Kawasaki
KTM
Kymco
Malaguti
Moto Morini
MV Agusta
Piaggio Group
Royal Enfield
Sherco Motorcycles
Suzuki
Sym Sanyang
Triumph
Vectrix Corporation
Yamaha
Motocicletta


 


 

MOTOCICLISMO

 

MV AGUSTA

MV Agusta

Nel 1907 Giovanni Augusta fonda l’Augusta aeromobili presso Samarate (VA). Durante i primi anni di vita l’azienda si è occupata della manutenzione di velivoli militari, progettazione di vari prototipi e costruzione d’addestratori “Ro 41”.

Dopo la scomparsa del fondatore, l’azienda passa nelle mani della famiglia; per ovviare alla crisi del settore, il figlio Domenico e la moglie Giuseppina decidono di iniziare a produrre motociclette, realizzando un motore a due tempi di 98 cc.

A causa del secondo conflitto mondiale e dell’occupazione tedesca dello stabilimento, l’Augusta interrompe la sua attività. Nel 1950 Domenico Augusta riprende i progetti motociclistici abbandonati prima della guerra e fonda la Meccanica Verghera. Già nel 1946 la MV Augusta aveva presentato la sua prima motocicletta, la “98”, nelle versioni “Economica” e “Turismo”; nello stesso anno i piloti italiani Vincenzo Nencioni, Mario Cornalea e Mario Paleari conquistano il podio nelle competizioni di regolarità di La Spezia e Monza.

Al Salone di Milano del 1947 MV Agusta presenta la “98 Lusso” e nuove motociclette con motore bicilindrico da 125 cc e monocilindrico a 4 tempi e cilindrata di 250 cc. Due anni più tardi esce il primo scooter della casa italiana, il modello “B” di 125 cc.

Nel corso degli anni ’50 le motociclette MV Agusta continuano a trionfare nelle competizioni, grazie soprattutto ai modelli “Motore Lungo”, la 175 CSS (detta “disco volante”), vincendo nelle classi Sport e moto di serie. In Spagna nasce il primo stabilimento estero.

Negli stessi anni l’azienda acquisisce le licenze da parte di Bell e Sikorsky per la costruzione d’elicotteri; le nuove tecnologie portano a diverse sperimentazioni motociclistiche.

Nel 1959 MV Agusta definisce un nuovo sistema di lubrificazione per le motociclette, talmente affidabile da permettere alla casa italiana di estendere la garanzia dei motori a 100.000 km.

Nel corso degli anni ’60, a causa della massiccia diffusione delle autovetture, MV Agusta punta sulle notevoli soluzioni tecniche delle sue motociclette. Nascono la 600 a quattro cilindri, derivata dalla 500 da competizione guidata dal pilota Mike Haillwood, e la 750 S America.

Nello stesso periodo scompare Domenico Agusta; a causa dei contrasti tra i dirigenti del consiglio d’amministrazione, l’azienda subisce un arresto nello sviluppo delle moto da corsa e civili.

I piloti MV Agusta, in particolare Giacomo Agostini e Phil Read, continuano a trionfare nelle competizioni. Nel 1976 l’azienda italiana si ritira dalle competizioni, dopo aver vinto il GP di Nurburgring.

In seguito alla grave crisi economica, l’azienda è rilevata dall’EFIM (Ente Partecipazioni e Finanziamento Industria Manifatturiera); il colosso della finanza decide di bloccare la produzione motociclistica per risanare il bilancio.

Nel 1992 il Gruppo Castiglioni, fondatore della Cagiva Motor, nata dalle ceneri della Aermacchi AMF, decide di rilevare il marchio MV Agusta; l’ingegnere Massimo Tamburini, direttore del Centro Ricerche Cagiva (CRC), crea la nuova MV Agusta F4, partendo da un progetto motoristico della Ferrari. La nuova motocicletta, dotata di un propulsore a 4 cilindri frontemarcia e scarico a “canne d’organo”, si afferma subito come uno dei prodotti più evoluti al mondo.

Oggi la MV Agusta Motorcycles S.p.A., il gruppo che unisce Cagiva, MV Agusta e Husqvarna, ha uno stabilimento a Schiranna, dove sono prodotti tutti i motori, un altro a Morazzone (VA) per la produzione dei telai e un terzo a Cassinetta di Biandronno (VA) per il montaggio finale; completano il gruppo il Centro Ricerche Cagiva di San Marino e il Centro Stile Crimson.

Tra le motociclette realizzate ricordiamo la F4 Ago, dedicata al pilota Agostini, la F4 Tamburini, prodotta in serie limitata, la Brutale 910R e la Brutale Oro.

Il sito: www.mvagusta.it