FOLAGA
(fulica atra)
Uccello
gruiforme della famiglia Rallidi lungo circa quaranta centimetri
dall’inconfondibile ed uniforme colorazione nera delle penne che
ricoprono tutto il corpo sul quale spiccano il bianco del becco e il
bianco della placca-scudo frontale.
Le zampe sono verdastre e le
dita, lobate, presentano caratteristiche espansioni carnose.
La folaga, che vive in Europa e
Asia e costituisce numerosi stormi negli stagni, nelle lagune e nei
laghi, nidifica nei canneti litorali.
Abilissima tuffatrice, permane
a lungo sott’acqua alla ricerca del cibo rappresentato da vegetali,
invertebrati e pesci.
Le carni, scure, coriacee sono
poco apprezzate per l’alimentazione e perciò i cacciatori disprezzano
questo uccello che non può essere paragonato né per bellezza né per
qualità gastronomiche all’anatra.
Tuttavia, nell’ecologia
dell’ambiente lacustre e nella trasformazione dei vegetali in proteine
animali, la folaga svolge un ruolo importantissimo, specialmente nelle
paludi mediterranee, dove si riproduce copiosamente divenendo, in
conseguenza, oggetto di caccia molto attiva da parte di moltissimi
predatori alati (nitticora, falco), terrestri (volpe, puzzola, lontra,
astore) e acquatici (luccio).
La folaga, facilmente confusa
con la gallinella d’acqua dalla quale si differenzia per avere quest’ultima
la placca-scudo frontale rossa e il becco rosso con punta gialla,
abitualmente si alza in volo dopo una rapida corsa sulla superficie
dell’acqua.
Nidifica tra le canne o in un
punto riparato della riva fangosa o tra le radici di un salice; alla
costruzione del nido partecipa sia il maschio sia la femmina che
depositerà un uovo ogni due giorni nell’incavo del nido fino a
raggiungere il numero di sette o nove.
La cova delle uova inizia
subito dopo la prima deposizione e continua per un tempo complessivo di
venti giorni circa perciò alcuni piccoli nascono prima, pronti a seguire
il padre, abbandonando il nido, mentre la madre continua a covare le
uova restanti.
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