biosfera
Il
termine biosfera ha una storia relativamente recente, essendo stato
accettato da tutti i biologi solamente nel 1875. Con questa parola si
indica quella parte del pianeta Terra dove è possibile che una forma di
vita possa esistere. In pratica parliamo della parte inferiore
dell'atmosfera (ovvero i primi 10 chilometri sopra il livello del mare),
i fiumi e i laghi ed i mari, il suolo terrestre e il sottosuolo fino a 2
chilometri di profondità, ovvero lo spazio dove riescono a sopravvivere
alcuni batteri.
In
pratica nella biosfera è presente un continuo interscambio di energia e
risorse tra i vari esseri viventi, in maniera che il ciclo della vita
possa proseguire senza problemi.
In realtà
il fatto che sulla Terra esista la vita è il risultato di una
combinazione di diversi fattori simili, come ad esempio l'esistenza
dello spesso strato di atmosfera, che filtra la forza dei raggi solari,
e permette che alcune scorie che fanno male agli esseri viventi non
arrivino direttamente al suolo. Inoltre c'è la distanza dal sole, che ci
permette di avere una temperatura abbastanza sufficiente a garantire la
presenza della vita e, ovviamente, la presenza dell'acqua, vera e
propria culla dell'esistenza.
La
biosfera rappresenta l'intero spazio occupato dalla vita sulla Terra.
Per questa ragione, partendo da qui ed andando verso una maggiore
specializzazione, possiamo realizzare una serie di regni, caratterizzati
da un selezione precisa di flora e fauna che vivono in un determinato
clima, detti biomi. Una suddivisione differente può portare alla
distinzione di ecosistemi, la cui differenza dai biomi è principalmente
legato al fattore clima, che nelle definizioni degli ecosistemi è meno
importante.
In base a
questi parametri è possibile suddividere la crosta terrestre in:
·
Tundra:
terreno con il sottosuolo sempre gelato, caratterizzato dalla presenza
di piccole piante erbacee, da muschi e licheni;
·
Taiga:
caratterizzata dalla presenza di foreste di conifere;
·
Prateria:
enormi distese di erba con pochissime piante di alto fusto presenti;
·
Deserto:
può essere caldo o freddo. Tipica la pochissima pioggia, la presenza di
distese enormi di sabbia o rocce
·
Macchia
Mediterranea: tipica nelle vicinanze delle coste marine, caratterizzata
da arbusti e piante sempreverdi;
·
Foresta
Temperata: è principalmente formata da alberi decidui, ovvero che
perdono le foglie in autunno;
·
Savana:
poca erba e piante principalmente delle dimensioni di arbusti. Rari gli
alberi;
·
Foresta
Equatoriale o Giungla:
grandi alberi, presenza di una ricca flora aiutata anche dal clima caldo
e umido.
L'ampiezza e la varietà della biosfera è strettamente legata alle
situazioni geologiche e climatiche, che influiscono nettamente sulla
sopravvivenza degli esseri presenti e che è fondamentale per la
differenziazione dei vari biomi. Soprattutto l'azione umana, dunque, e
il profondo cambiamento che questa ha effettuato sullo scenario
naturale, causato principalmente dallo sfruttamento delle risorse, è da
considerarsi tra i maggiori pericoli per l'ampiezza della biosfera e la
difesa della biodiversità. Ad esempio tra i maggiori pericoli in questo
senso è noto che c'è la produzione di monossido di carbonio. É per
questo che da intorno agli anni '90 del XX° secolo è iniziato un
dibattito in relazione a realizzare dei comportamenti eco - compatibili.
Proprio
la produzione di monossido di carbonio, ovvero il principale gas
inquinante, è al centro di alcuni progetti internazionali di difesa
della Natura come ad esempio il
Protocollo di Kyoto.
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