giungla - foresta pluviale equatoriale
La giungla, o foresta pluviale equatoriale è uno spazio di natura
incontaminata in cui soprattutto i vari vegetali creano una grande
macchia di verde talmente tanto fitta che a volte risulta difficile da
attraversare.
Località tipiche per questi agglomerati sono in Asia, nei pressi del
subcontinente Indiano, in Africa, nei pressi dello Zaire, in Sud America
in Amazzonia.
Tra le maggiori caratteristiche di questo particolare territorio ci sono
l'alta temperatura, che non subisce forti escursioni termiche tra notte
e giorno e neppure tra stagione e stagione.
Particolare è il periodo delle piogge, dove cade moltissima acqua (cade,
in questo periodo più di 1, 5 metri di acqua sul terreno) e che risulta
essere il momento in cui le diverse piante riescono ad ottenere il
maggiore nutrimento per sopravvivere.
Per quanto riguarda la vegetazione possiamo cominciare col dire che sono
presenti principalmente alberi sempreverdi, anche se è alta la
percentuale di specie di piante differenti le une dalle altre. Altra
importante caratteristica è il fatto che queste piante crescono una
vicina all'altra e che come conseguenza causano una grande crescita in
altezza dei diversi alberi, tanto che alcuni di essi arrivano a toccare
i 50 metri di altezza. In mezzo a tante piante ci sono anche quelle
parassite, oltre alla presenza di liane e di radici caulogene, ovvero
che partono dal fusto della pianta.
La maggior parte di questi vegetali si fecondano grazie alla
collaborazione involontaria dei vari animali, ovvero utilizzano la
fecondazione zoofila.
In questo intricato miscuglio di piante, infatti, sono presenti numerosi
animali, tra cui molti sono pericolosi per l'uomo.
Una tale ricchezza di biodiversità è confermato dal fatto che nelle
foreste pluviali vivono circa i 2/3 delle specie animali e vegetali
conosciute sulla terra.
Partendo da questa prima disamina possiamo cercare di realizzare una
descrizione della vegetazione della giungla cercando di dividere il
tutto in 5 strati differenti, dall'alto verso il basso:
1) partiamo dall'altezza di circa 50 metri, dove è possibile osservare
le chiome degli alberi di più alto fusto. Tra queste la più importante è
il kapok, una pianta i cui rami posso allargarsi fino circa 40 metri in
orizzontale.
2) il secondo strato comprende le chiome degli alberi, quelli che sono
già adulti ma che normalmente non raggiungono le altezze dei precedenti.
L'accoppiata tra questi due strati già realizza, a volte, uno spazio in
cui non riescono a filtrare i raggi solari.
3) scendendo ancora più giù, arrivati all'altezza di circa 15 metri,
troviamo sia gli esemplari più giovani degli alberi più grandi, sia
piante che raggiungono queste altezze in età adulta.
4) il penultimo strato è rappresentato da arbusti ed alberi estremamente
giovani
5) l'ultimo livello è abitato da diverse specie di piante erbacee.
Da questa sommaria descrizione possiamo già comprendere come, viaggiando
di strato in strato, in queste foreste è possibile trovare un clima
differente. Infatti la mancanza di luce e la stagnazione dell'acqua
causa, negli strati inferiori, la presenza di un alto tasso di umidità.
La parte superficiale del terreno, infatti, è ricco di muffe e funghi
che collaborano in maniera seria alla decomposizione di altri esseri,
fornendo un buon concime per le numerose piante presenti.
Dal punto di vista della fauna la situazione è altamente complicata, in
quanto vengono considerate presenti circa 10 milioni di specie
differenti, tra cui sono presenti in maggior parte invertebrati ed
insetti. Gli insetti risultano essere fondamentali per la vita nella
giungla infatti sono tra i principali responsabili dell'impollinazione,
in maniera da permettere al meglio la crescita dei diversi alberi, oltre
alla nascita di nuovi esemplari, aiutando il ricambio generazionale.
Tra i mammiferi la specie con maggiore incidenza sono le scimmie, ma
sono importanti anche grandi predatori come la tigre e la pantera.
Tra gli uccelli ricordiamo in particolare i tucani, i pappagalli e i
colibrì.
In uno spazio particolare, come quello amazzonico, è importante
l'incidenza dei pesci, presenti in maniera copiosa in un corso d'acqua
enorme come il Rio delle Amazzoni.
Negli ultimi anni viene considerato particolarmente importante difendere
le varie foreste pluviali perché, oltre ad essere dei veri e propri
"polmoni" del Pianeta, sono una scorta importante di vegetali e animali
da studiare che potrebbero essere molto utili per realizzare in futuro
medicinale e nuove scoperte in biologia.
Parliamo di "difendere" in quanto spesso questi spazi di natura
incontaminata sono stati utilizzati come importante fonte di legname per
le costruzione ed inoltre spesso, le parti disboscate sono state
convertite in terreni agricoli, con gravi perdite soprattutto in termini
di biodiversità.
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