CANE GUIDA PER NON VEDENTI
È il cane che, opportunamente addestrato, consente alle
persone non vedenti di riacquistare una libertà motoria e un certo grado
di indipendenza.
L’indole del cane e l’addestramento dello stesso costituiscono
i principi basilari per ottenere un ottimo cane guida.
Teoricamente qualsiasi cane potrebbe essere addestrato
alla guida per ciechi; in genere non vengono ritenuti adatti ad un compito
così delicato i cani troppo piccoli e quelli troppo alti per le ovvie ragioni
connesse alla conduzione; non sono idonei i cani dal temperamento troppo
vivace, o troppo aggressivo e i cani da caccia, questi ultimi per il loro
istinto atavico verso determinate specie animali.
Solamente le femmine possono essere dei buoni cani per
ciechi in quanto i cani maschi sono più distratti dai richiami sessuali.
Al cane guida è richiesto quindi di avere un’indole dolce
e tranquilla, di essere molto attento, di non conoscere la paura, di avere
un senso innato dell’orientamento.
Le razze ritenute migliori a svolgere questo compito
così particolare sono i pastori tedeschi, i pastori scozzesi e i pastori
belga.
L’addestramento del cane consiste nell’insegnare, allo
stesso, di evitare gli ostacoli che si frappongono lungo il cammino come:
gradini, pali di insegne, tavolini e sedie disposti davanti ai bar, tombini
aperti, buche, scale aperte, ecc.; a non distrarsi se incontra altri cani
o altri animali come gatti, volatili, ecc.; ad attraversare la strada solo
quando libera dal traffico; a condurre, dietro comando, il suo padrone non
vedente in linea diritta, a destra, a sinistra, tornare indietro, ecc.
Deve anche saper disubbidire se, nonostante il comando,
si presenta per il suo padrone una fonte di pericolo.
L’equipaggiamento del cane guida consiste di un guinzaglio
e di una particolare bardatura con maniglia rigida; quando il cane verrà
condotto solo al guinzaglio camminerà normalmente, quando, invece, verrà
condotto impugnando la maniglia rigida il comportamento del cane sarà consono
agli insegnamenti ricevuti con l’addestramento.
Purtroppo, la vita media di un cane è di soli dieci anni
per questo risulta necessario poter disporre di un sostituto quando l’amico
a quattro zampe è giunto al termine dei suoi giorni; un non vedente, abituato
all’intelligenza, all’amore e al lavoro del suo cane, quando arriva il momento
di non avere più vicino questo suo grande amico, può cadere in una forte
depressione psicologica.
Il cane guida, per legge, può entrare gratuitamente in
ogni mezzo di trasporto pubblico ed ha libero accesso dovunque il suo padrone
abbia intendimento di entrare.
|