DOBERMANN
La
razza individua un cane da difesa, da guardia e utilità e nulla è più appropriato
in quanto il Dobermann ha spiccate doti naturali per la guardia: è intelligente,
forte e all’occorrenza può essere aggressivo; questa sua indole va controllata
con fermezza e, ben addestrato e allevato, si rivela un compagno affettuoso
e fedele.
La sua origine è recente (tra il 1850 e il 1870) e la
si deve ad un ispettore tributario tedesco, Friedrich Louis Dobermann, che,
oltre al delicatissimo incarico di esattore, si occupava di tantissimi altri
compiti tra i quali l’allevamento dei cani.
Desideroso di essere accompagnato nei suoi spostamenti
per la riscossione dei tributi da un amico fedele che lo difendesse nei
casi di necessità, si dice che (è storia o leggenda?) si dedicò alla selezione
di un perfetto cane da difesa e da guardia utilizzando razze diverse.
Quali di quelle razze non è dato conoscere giacché non
rivelò mai il suo segreto; probabilmente fece accoppiare cani come il Rottweiler
e il Pinscher (identità di colore del mantello nero e focato) o forse il
Pastore tedesco e il Pinscher o ancora il Bracco di Weimar e il Rottweiler
o chissà quali altri cani raccolti nel canile municipale.
I primi Dobermann erano molto più massicci e pesanti
degli attuali, il collo era più corto, l’altezza era minore e anche l’assetto
del cane era più grossolano, non paragonabile alla snellezza e all’eleganza
dell’attuale animale.
Le numerose selezioni e riproduzioni hanno portato alla
creazione di un cane eccezionale non solo nell’aspetto esteriore ma soprattutto
per le doti di fedeltà, intelligenza e senso istintivo della difesa.
In famiglia è un cane affettuosissimo; ha bisogno, però,
di un padrone capace di meritare la sua fiducia: non sopporta le ingiuste
punizioni, le botte, i maltrattamenti e la catena per lungo tempo; ha bisogno
di amore, di coccole e di dolcezza accompagnata ad una giusta fermezza.
Diffidente con gli estranei, ai quali non darà mai confidenza,
è sempre molto vigile e attento, pronto a prevenire ogni possibile pericolo.
La presunta cattiveria e aggressività del Dobermann sono
il frutto della prevenzione di alcune persone che nutrono nei confronti
di questo cane un’ingiustificata diffidenza; è utile ricordare, a tale proposito,
che il Dobermann è molto sensibile e intelligente e la cattiva fama che
soprattutto certi film hanno divulgato nei confronti di questo splendido
animale hanno contribuito a farlo preferire da persone sbagliate che lo
hanno addestrato all’eccessiva aggressività e, un cattivo padrone contribuisce
all’educazione di un cattivo cane.
Anche la diceria che la scatola cranica del Dobermann
sia troppo piccola tanto da comprimere l’encefalo e portare l’animale ad
avere sbalzi improvvisi di umore o attacchi di irritabilità fino a degenerare
in crisi molto gravi di squilibrio, non fonda su dati scientifici.
Il mantello è a pelo corto, liscio, duro, fitto e aderente
al corpo; il colore è nero, marrone scuro o blu con focature rosso scuro
o ruggine sopra gli occhi, sul muso, sul petto, sulle zampe e sotto la coda.
Il corpo è squadrato con torace muscoloso, ben sviluppato;
il dorso è corto e rettilineo; il collo è di buona lunghezza, asciutto,
muscoloso, eretto; la testa è lunga e affusolata con profilo cuneiforme;
gli occhi sono a mandorla con espressione acuta e vigile, sono di un marrone
scuro se il mantello è nero, altrimenti sono in armonia con il colore del
pelo; le orecchie sono piccole con attaccatura alta e piegate in avanti;
in Italia molti allevatori usano tagliare le orecchie al Dobermann per conferire
al cane un aspetto più aggressivo, questa pratica, già vietata in Gran Bretagna,
sta diradandosi anche nel nostro paese; il tartufo è grosso con narici ben
aperte e il colore varia in base a quello del mantello; la coda prosegue
la linea del dorso, in genere è tagliata alla prima o alla seconda vertebra.
Le zampe anteriori sono diritte, mentre le posteriori,
molto possenti, sono distanziate e parallele; i piedi sono compatti, corti,
con dita curve e racchiuse.
L’altezza del maschio è di 69 centimetri mentre la femmina,
più piccola, è di 65 centimetri.
L’andatura è elegante, agile, elastica, sciolta.
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