Correre nel verde Animali: i nostri grandi piccoli amici - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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Correre nel verde

Amico Cane
Caratteristiche
Alimentazione
Cane da caccia
Cane da compagnia
Cane da guardia
Cane guida ciechi
Cane da tartufi
Alano
Barboncino
Bassotto Tedesco
Beagle
Boxer
Bracco
Chihuahua
Chowchow
Collie
Dalmata
Dobermann
Foxterrier
Husky
Levriere afghano
Maltese
Mastino Napoletano
Pastore Bergamasco
Pastore Tedesco
Sanbernardo
Schnauzer
Volpino Italiano
Yorkshire


 


Amico Cane Caratteristiche Alimentazione Cane da caccia Cane da compagnia Cane da guardia Cane guida ciechi Cane da tartufi Alano Barboncino Bassotto Tedesco Beagle Boxer Bracco Chihuahua Chowchow Collie Dalmata Dobermann Foxterrier Husky Levriere afghano Maltese Mastino Napoletano Pastore Bergamasco Pastore Tedesco Sanbernardo Schnauzer Volpino Italiano Yorkshire

DOBERMANN

dobermannLa razza individua un cane da difesa, da guardia e utilità e nulla è più appropriato in quanto il Dobermann ha spiccate doti naturali per la guardia: è intelligente, forte e all’occorrenza può essere aggressivo; questa sua indole va controllata con fermezza e, ben addestrato e allevato, si rivela un compagno affettuoso e fedele.

La sua origine è recente (tra il 1850 e il 1870) e la si deve ad un ispettore tributario tedesco, Friedrich Louis Dobermann, che, oltre al delicatissimo incarico di esattore, si occupava di tantissimi altri compiti tra i quali l’allevamento dei cani.

Desideroso di essere accompagnato nei suoi spostamenti per la riscossione dei tributi da un amico fedele che lo difendesse nei casi di necessità, si dice che (è storia o leggenda?) si dedicò alla selezione di un perfetto cane da difesa e da guardia utilizzando razze diverse.

Quali di quelle razze non è dato conoscere giacché non rivelò mai il suo segreto; probabilmente fece accoppiare cani come il Rottweiler e il Pinscher (identità di colore del mantello nero e focato) o forse il Pastore tedesco e il Pinscher o ancora il Bracco di Weimar e il Rottweiler o chissà quali altri cani raccolti nel canile municipale.

I primi Dobermann erano molto più massicci e pesanti degli attuali, il collo era più corto, l’altezza era minore e anche l’assetto del cane era più grossolano, non paragonabile alla snellezza e all’eleganza dell’attuale animale.

Le numerose selezioni e riproduzioni hanno portato alla creazione di un cane eccezionale non solo nell’aspetto esteriore ma soprattutto per le doti di fedeltà, intelligenza e senso istintivo della difesa.

In famiglia è un cane affettuosissimo; ha bisogno, però, di un padrone capace di meritare la sua fiducia: non sopporta le ingiuste punizioni, le botte, i maltrattamenti e la catena per lungo tempo; ha bisogno di amore, di coccole e di dolcezza accompagnata ad una giusta fermezza.

Diffidente con gli estranei, ai quali non darà mai confidenza, è sempre molto vigile e attento, pronto a prevenire ogni possibile pericolo.

La presunta cattiveria e aggressività del Dobermann sono il frutto della prevenzione di alcune persone che nutrono nei confronti di questo cane un’ingiustificata diffidenza; è utile ricordare, a tale proposito, che il Dobermann è molto sensibile e intelligente e la cattiva fama che soprattutto certi film hanno divulgato nei confronti di questo splendido animale hanno contribuito a farlo preferire da persone sbagliate che lo hanno addestrato all’eccessiva aggressività e, un cattivo padrone contribuisce all’educazione di un cattivo cane.

Anche la diceria che la scatola cranica del Dobermann sia troppo piccola tanto da comprimere l’encefalo e portare l’animale ad avere sbalzi improvvisi di umore o attacchi di irritabilità fino a degenerare in crisi molto gravi di squilibrio, non fonda su dati scientifici.

Il mantello è a pelo corto, liscio, duro, fitto e aderente al corpo; il colore è nero, marrone scuro o blu con focature rosso scuro o ruggine sopra gli occhi, sul muso, sul petto, sulle zampe e sotto la coda.

Il corpo è squadrato con torace muscoloso, ben sviluppato; il dorso è corto e rettilineo; il collo è di buona lunghezza, asciutto, muscoloso, eretto; la testa è lunga e affusolata con profilo cuneiforme; gli occhi sono a mandorla con espressione acuta e vigile, sono di un marrone scuro se il mantello è nero, altrimenti sono in armonia con il colore del pelo; le orecchie sono piccole con attaccatura alta e piegate in avanti; in Italia molti allevatori usano tagliare le orecchie al Dobermann per conferire al cane un aspetto più aggressivo, questa pratica, già vietata in Gran Bretagna, sta diradandosi anche nel nostro paese; il tartufo è grosso con narici ben aperte e il colore varia in base a quello del mantello; la coda prosegue la linea del dorso, in genere è tagliata alla prima o alla seconda vertebra.

Le zampe anteriori sono diritte, mentre le posteriori, molto possenti, sono distanziate e parallele; i piedi sono compatti, corti, con dita curve e racchiuse.

L’altezza del maschio è di 69 centimetri mentre la femmina, più piccola, è di 65 centimetri.

L’andatura è elegante, agile, elastica, sciolta.

 

 

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