Il Kung Fu è una delle arti marziali più note e diffuse
nel mondo, anche per la pubblicità dovuta ai film (spesso prodotti ad Hong
Kong) incentrati su storie piene di combattimenti con l'uso di arti marziali.
Massima espressione fu l'atleta-attore Bruce Lee che ha avvicinato a questo
sport milioni di fans distribuiti in tutto il mondo.
Il Kung-Fu è un insieme di metodi di combattimento nato
in Cina circa 4000 anni addietro. Le notizie riguardanti il Kung-Fu sono
state tramandate oralmente, per cui è molto difficile stabilire con certezza
il limite tra storia e leggenda.
Il termine Kung-Fu può significare “abilità” o “disciplina”,
per cui il senso del termine deriva dal contesto di riferimento. Kung-Fu
indica anche il tempo necessario a raggiungere il grado di sifu (maestro)
di pugilato cinese.
I cinesi usano diversi termini per esprimere l’insieme
delle arti da combattimento o marziali:
WU
SHU: arte marziale
KUO
SHU: arte nazionale
CH’UAN:
boxe cinese
CH’OAN
FA: metodo dei pugni
Il termine coretto per indicare l’insieme delle arti
marziali cinesi sembra essere Wu Shu; resta da dire che, nella Cina del
Sud, il termine Kung-Fu è espressione comune per esprimere lo stesso significato.
Non è facile datare con certezza l’origine delle diverse
arti marziali cinesi; la segretezza che per secoli ha caratterizzato le
diverse scuole di Kung-Fu e l’assenza di fonti dirette hanno contribuito
a rendere ancora più vacuo il limite tra leggenda e storia. Di certo, uno
dei personaggi che ha avuto un’importanza fondamentale nella formazione
del Kung-Fu è stato il monaco indiano Bodhidharma, il quale, giunto nel
527 d.C nel “Monastero della piccola foresta” (Shaolin Szu, nella provincia
di Honan, costruito nel 495 d.C. per volontà dell’Imperatore Xiao Wen) e
trovati i monaci avviliti nel fisico a causa delle molte ore di meditazione,
diede vita ad un insieme di esercizi per fortificare il fisico. Solo con
la dottrina fisica e la meditazione era possibile giungere alla profonda
sapienza. Basandosi sulla dottrina del medico taoista Hua To, il quale aveva
codificato un’insieme di esercizi osservando il movimento di alcuni animali
(la scimmia, la tigre, il cervo, l’orso e la gru), Bodhidharma creò gli
esercizi “Sho Pa Lo Han” (“le diciotto tecniche dei discepoli di Buddha”).
In seguito, il monaco e alcuni suoi seguaci, diedero vita all’insieme di
combattimenti a mani nude e con armi detto “I cinque animali Shaolin” (la
tigre, il leopardo, il drago, il serpente e la gru).
Bodhidharma (Ta Mo, in cinese) è stato il fondatore del
Buddismo Chan (Zen, in giapponese); la parola Ch’an (Dhyana, in sanscrito)
significa meditazione, ed indica la via da seguire per giungere al grado
superiore della coscienza e dello spirito detto “illuminazione”.
Il Buddismo Chan ha avuto un ruolo importante nello sviluppo
delle arti da combattimento orientali: le ha trasformate in un utile strumento
di perfezionamento spirituale per tutti e, nel caso delle arti marziali
giapponesi, è diventato la filosofia del samurai. Grazie al Buddismo il
Kung-Fu si diffuse in tutti i ceti sociali.
Nel corso dei secoli, il Monastero Shaolin diventò un
importante centro di pratica e diffusione delle arti marziali; lo stile
Shaolin si diffuse in tutta la Cina, e il Kung-Fu raggiunse un livello tecnico
sempre più elevato.
Durante la dinastia T’ang (618 – 907 d.C.) il Kung-Fu
divenne obbligatorio per i soldati; i militari erano addestrati nel combattimento
con armi e a mani nude, dimostrando l’abilità raggiunta in diversi esami.
A causa delle persecuzioni operate da diversi Imperatori
nei confronti del Buddismo, molti templi furono costretti al declino; questo
portò alla frammentazione delle conoscenze e delle tecniche alla nascita
di moltissime scuole segrete di Kung-Fu.
Le arti da combattimento cinesi si distinguono in due
gruppi:
WAI
CHIA (Sistema Esterno), dove prevalgono movimenti incisivi e forti
e l’energia spirituale (Chi).
NEI
CHIA (Sistema Interno), cosÏ detto perchè privilegia i movimenti
armoniosi e fluidi e l’energia fisica.
Tra gli stili esterni ricordiamo lo Shaolin-Quan il Wing
Chun, il Jeet Kune Do (inventato dall’attore Bruce Lee, basato sul Wing
Chun, la scherma e la boxe occidentali) e l’Hung Gar.
Tra gli stili interni ricordiamo il Taijiquan, il Qigong
ed il Baguazhang.
Tra le armi utilizzate nel Kung-Fu citiamo: la sciabola
(dao), la spada (jian), il bastone (gun), la lancia (qiang) e l’alabarda
(dadao).
il sito della Federazione Italiana Wushu Kung fu: