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ARTI MARZIALI
introduzione
Nelle nostre categorie non poteva
mancare un settore interamente dedicato alle arti marziali: da secoli discipline
che nascondono al loro interno saggezza, filosofie e saperi che affondano
le radici nella notte dei tempi.
Del resto popolazioni come i
Romani e i Greci con la
lotta
ed il pugilato,
i Cinesi con il Kung fu, i
Giapponesi con il Karate e
l’Aikido, i Coreani con il
Taekwon-Do hanno da sempre
conciliato l’aspetto ludico e sportivo del combattimento con quello più
strettamente filosofico.
È quindi proprio in questa magica
unione di sport, divertimento, educazione e folklore racchiusa da millenni
queste discipline, molte più di quante in realtà se ne conoscano genericamente,
che risiede il loro fascino, capace a tutt’oggi di coinvolgere milioni di
curiosi e appassionati.
Ciascuna disciplina è tipicamente
caratterizzata dalla divisa che i praticanti indossano.
Nelle più note, come il
judo e il
karate, si indossano cinture
di colori diversi, dal bianco al nero in una gradazione progressiva che
designa il livello di preparazione del cultore: oltre al colore, come segno
di distinzione fra i diversi livelli di abilità, le categorie vengono misurate
su una scala che va da 1 a 10 gradi, detti "dan" .
Alcune arti seguono una serie di
regole che prevedono prese e immobilizzazioni; altre contemplano colpi e
parate portati con le mani, le braccia e le gambe; altre ancora utilizzano
attrezzi, come bastoni o spade.
Oltre al
judo e al
karate, le arti marziali più
conosciute sono:
il
kung-fu, o box cinese, che
insieme al karate è una
delle arti marziali più praticate al mondo;
lo
ju-jutsu, una delle discipline
più antiche da cui è derivato il
judo e che consente, per le
tecniche di autodifesa, sia l'utilizzo degli arti, sia quello di armi
o di attrezzi;
l'aikido,
derivato anch'esso dal ju-jutsu,
impostato su gesti armoniosi e circolari, con movimenti difensivi, di
proiezione, e immobilizzazione dell'avversario;
il
tai-chi chuan, caratterizzato
da movimenti lentissimi e controllati che ne fanno, insieme all'aikido,
l'arte marziale più raffinata dal punto di vista della preparazione
psicofisica (tai-chi chuan
e aikido non prevedono
alcuna pratica agonistica);
il
sumo, lotta tradizionale giapponese
dalle antichissime origini e contraddistinta dall'elaborato cerimoniale
e dalle mastodontiche dimensioni dei suoi praticanti, osannati in Giappone
come veri e propri eroi nazionali;
il
kendo, o scherma giapponese,
che ha nell'uso di una spada di bambù la sua caratteristica principale,
mentre l'abbigliamento dei suoi praticanti richiama la forma delle armature
dei samurai;
il
Tae Kwon Do, arte marziale
coreana dalla lunga tradizione, il cui termine significa letteralmente
"arte di combattere con l'uso di pugni e calci a volo". Praticato a
livello agonistico, il taekwondo
è disciplina ufficiale alle Olimpiadi.
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