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PUGILATO
Origini storiche
Il pugilato ha origini antichissime,
com’è dimostrato da sculture, graffiti ed incisioni risalenti al III
millennio a.C. (alcune delle quali conservate all’interno del British
Museum).
Alcune fonti letterarie, come
l’Iliade d’Omero, narrano di combattimenti coi i pugni; naturalmente
il pugilato di allora era molto diverso da quello attuale: non esistevano
categorie, il requisito fondamentale era essere uomini forti e di notevole
prestanza fisica, non esistevano guantoni bensì lacci di cuoio rinforzati
con placche di piombo, inoltre l’incontro poteva terminare anche con
la morte di uno dei due combattenti, se non di entrambi.
Nell’antichità esistevano due
tipi di pugilato: quello latino (pugilatus caestis), in cui erano permessi
colpi sia a mano aperta che chiusa, e quello greco (pigmachia) dove
si poteva colpire anche con le gambe (per questo lo si definisce un
antenato della moderna kick boxing).
Nel 668 a.C. il pugilato diventa
disciplina olimpica; la prima medaglia è stata vinta da Onomasto di
Smirne.
Origini moderne
Nel 1719 nasce a Londra una
scuola moderna di pugilato; nello stesso anno James Figg si autodichiara
campione di boxe dopo 15 combattimenti vinti e nessun avversario che
volesse sfidarlo.
Nel 1743 Jack Broughton propone
un primo regolamento (Broughton Rules): un ring delimitato da corde,
due “secondi” assistono il “pugilatore”, un arbitro per il giudizio
e uno per il tempo, non erano ammessi i colpi portati con la testa,
i piedi, le ginocchia e i colpi sotto la cintura; nessun limite di tempo
nei combattimenti. Era permesso al pubblico scommettere sui pugili.
Il primo match del pugilato
moderno si è svolto nel 1892 a New Orleans: John Sullivan e James Corbett
si sfidavano secondo le regole del marchese Queensberry. Riportiamo
in breve il regolamento: era stabilito il conteggio di dieci secondi
per il KO e l’obbligo per l’altro pugile di allontanarsi senza colpire
il pugile caduto; erano obbligatori guanti nuovi; la durata delle riprese
era fissata a tre minuti, con un intervallo di un minuto; il numero
delle riprese era variabile. Erano stabilite tre categorie di peso:
massimi, medi, leggeri.
Nel 1900 sono state create altre
categorie ( medio-leggeri, piuma, gallo, mosca e medio-massimo).
Il Pugilato attuale
L’incontro si svolge su un ring,
un quadrato circondato da corde (tre per ogni lato); le dimensioni del
lato variano dai 5 ai 6 metri, il quadrato è realizzato in materiale
morbido per attutire i colpi.
Gli atleti devono indossare
un casco (dilettanti) e un paio di guantoni da calzare sopra il bendaggio
delle mani, un paradenti, i pantaloncini e una conchiglia per proteggere
gli organi genitali (obbligo dei dilettanti), calzature morbide e senza
ganci.
Vince l’incontro l’atleta che
mette ”ko” (knock out) l’avversario.
I pugili si distinguono in professionisti
e dilettanti.
Tra i professionisti (gli atleti
svolgono incontri pubblici a scopo di lucro) il combattimento avviene
tra due boxeur appartenenti alla stessa categoria di peso (Mosca, Super
Mosca, Gallo, Super Gallo, Piuma, Super Piuma, Leggeri, Super Leggeri,
Welter, Super Welter, Medi, Super Medi, Medio Massimi, Massimo Leggeri,
Massimi).
I dilettanti svolgono incontri
senza fini di guadagno; in base alla loro età si distinguono in: cadetti
(14/16 anni), juniores (17/18 anni), seniores (dai 19 anni in poi).
Anche per i dilettanti abbiamo le varie categorie ( Mini Mosca, Mosca,
Gallo, Piuma, Leggeri, Super Leggeri, Welter, Super Welter, Medi, Medio
Massimi, Massimi, Super Massimi).
Tra i campioni che segnato la
storia di questo sport ricordiamo: Mohammed Alì, Bruno Arcari, Primo
Carnera, Jack Dempsey, Gorge Foreman, Marvin Hagler, Evander Holyfield,
Johnson, Jack Arthur, Lennox Lewis, Rocky Marciano, Patrizio Oliva Mike
Tyson.
Altre attività pugilistiche
formalmente riconosciute
Ci piace ricordare che la federazione
italiana riconosce e da tutela e regole la boxe amatoriale, ossia: GYM
Boxe (esaltazione del fitness), Soft-Boxe (boxe amatoriale che non prevede
il contatto), Soft Punch all'insegna del: no forza, no pressing, aiuta
l'attività psicomotoria), Boxe-Music (vuole dare un allenamento completo
al fisico unendo attività aerobica e anaerobica), PreBoxe (altra versione
fitness dove, senza toccarsi, in cinquanta minuti ci si "scarica" dietro
gli incitamenti di un istruttore che urla perchè, a scopo antistress
le sessioni sono accompagnate da musica martellante.
la Federazione Pugilistica
Italiana (FPI)
Nel 1916 Goldsmith (Presidente)
e Lomazzi (vice Presidente) fondarono la FPI (Federazione Pugilistica
Italiana) a Sanremo, in provincia di Imperia. Nel 1920 ci furono i primi
campionati italiani. La sede nazionale diventò Milano per trasferirsi
a Roma nel 1929, Fra il 1939 e il 1943 fu insediato come presidente
Bruno Mussolini e al suo decesso il fratello Vittorio entrambi figli
di Benito un segno dei tempi che ha il sapore amaro del nepotismo e,
nel contempo, la prova certa di quanto fosse "importante" e "popolare"
(in tutte e due le accezioni comuni di questo termine) la "nobile arte",
da allora ad oggi grandi nomi hanno retto le cariche di segretario e
presidente.
Per curiosità e ulteriori informazioni
sul pugilato:
www.fpi.it
www.boxingworld.it
www.aiba.net
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