PALLAVOLO
Origini:
Le
prime tracce della pallavolo si trovano in alcuni giochi praticati dagli
antichi greci e dai romani. I primi sport moderni che si avvicinano
al "volley" sono il "Faustball" (pallapugno), nato in Germania
nel 1893, e il "Minonette" (deriva da minon, un passatempo dei
nobili francesi del settecento), nato in Holyoke (Massachusetts) nel
1895 ed ideato dall’istruttore di educazione fisica (presso la Young
Men’s Christian Association, Ymca) William Morgan. L’idea di Morgan
era di creare uno sport da praticare in un luogo chiuso e giocato da
atleti dotati di prontezza di riflessi, buona elevazione e agilità.
Il gioco si svolgeva su un campo lungo 50 piedi e
largo 25 (ogni piede equivale a 30.48 cm) diviso in parti uguali da
una rete, con due squadre composte da un numero illimitato di giocatori;
scopo del gioco era tenere la palla in movimento al di sopra della rete
senza farla cadere. Tuttavia, questo sport non ottenne un gran successo
e rimase praticato nella zona dell’Holyoke.
Nel 1895, a Springfield (New England), Alfred
T. Halstead modifica il nome di "Minonette" in "Volleyball" e cambia
alcune regole. La pallavolo si diffonde negli Stati Uniti e in tutto
il resto del mondo.
In Italia la pallavolo si diffonde durante la Prima
Guerra Mondiale ad opera dei soldati americani.
Regolamento e modi di gioco:
La
pallavolo è uno sport giocato da due squadre su un terreno di gioco
diviso da una rete. Lo scopo è quello di inviare la palla sopra la rete
e farla cadere nel campo opposto conquistando il punto. La gara è vinta
al meglio dei tre set; il set è vinto dalla squadra che per prima consegue
25 punti con almeno due punti di scarto. Nel caso le due squadre abbiano
conquistato due set ciascuna, il set decisivo termina a 15 punti (sempre
con un margine di vantaggio di due punti).
Il campo di gioco è lungo 18 metri e largo 9, ed
è diviso in due da una rete; le linee che delimitano il campo hanno
uno spessore di 5 cm. La rete ha un’altezza massima di 2.43 m. per la
squadra maschile e 2.24 per la squadra femminile.
La squadra è composta da 12 giocatori, un allenatore,
un vice-allenatore, un medico e un massaggiatore.
Il pallone è in pelle, ha una circonferenza di 65-67
centimetri ed un peso compreso tra i 260-280 grammi.
Le regole della pallavolo sono state rivisitate molte
volte, anche se i capisaldi che caratterizzano questo sport restano
invariati: non si può toccare la rete o invadere con il corpo il campo
avversario, la squadra deve effettuare al massimo 3 tocchi prima di
rinviare la palla, ad ogni cambio di battuta la squadra deve effettuare
una rotazione in senso orario.
Tra le innovazioni più recenti , la palla può essere
colpita anche con i piedi.
I principi fondamentali del gioco sono: palleggio,
bagher, schiacciata, muro, battuta.
Riportiamo di seguito alcune tappe fondamentali per
questo sport in Italia.
1946-
nasce il FIPAV ( Federazione Italiana Pallavolo)
1947-
Si riuniscono a Parigi i rappresentanti di 15 paesi (Brasile, Belgio,
Polonia, Portogallo, Romania, Francia, Egitto, Italia, Grecia, Cecoslovacchia,
Uruguay, Usa, Ungheria, Iugoslavia, Olanda; poco dopo aderirono
anche Unione Sovietica, Giappone, Bulgaria, Repubblica Democratica
Tedesca): nasce il FIVB ( Federation Internationale de Volley Ball)
e vengono uniformate le regole di questo sport. La pallavolo è ufficialmente
uno sport mondiale.
1948-
A Roma si svolge il primo campionato europeo maschile; vince la
Cecoslovacchia, 2° posto per la Francia, 3° per l’Italia.
1949-A
Praga si disputa il primo campionato "mondiale" maschile; vittoria
per l’Unione Sovietica.
1955
La FIPAV viene riconosciuta dal CONI.
1964-
Olimpiadi di Tokyo: la pallavolo entra a fare parte delle discipline
olimpiche.
1978-
Campionati del mondo a Roma; l’Italia conquista il secondo posto
dietro l’URSS.
1990-
Rio de Janeiro: la nazionale italiana conquista per la prima volta
il titolo mondiale.
1994-
Secondo titolo mondiale per l’Italia questa volta vinto in Grecia.
la federazione italiana: