Correre nel verde Sport e tempo libero - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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Ginnastica Dolce

La ginnastica dolce rappresenta l’ultima frontiera per la forma fisica per tutti.

Il termine dolce sta appunto ad indicare la potenzialità che questi esercizi hanno in maniera da essere utilizzati da qualsiasi fascia di età, divenendo una pratica sempre più utilizzata ed apprezzata. La delicatezza e la gradualità con cui vengono eseguiti i vari lavori porta la ginnastica dolce a riscuotere maggiore successo tra gli over 50.

Tra le maggiori opportunità che la ginnastica dolce offre troviamo anche un lavoro psicologico, in maniera tale da coniugare il benessere fisico con quello mentale. Questo particolare ci permette di ricordare le terre d’origine di questa disciplina, ovvero l’estremo Oriente, luoghi in cui l’unione della preparazione fisica e quella mentale vanno tradizionalmente a braccetto.

Sottolineiamo che questa opportunità, ossia unire attività fisica e psichica, rende questa attività molto indicata per le persone che, a causa della vita moderna, si trovano spesso sotto stress.

Quali sono le basi di questa disciplina? Innanzitutto possiamo dire che, a differenza da ciò che spesso accade nelle altre attività di fortificazione del fisico, dove il dolore e gli sforzi sono una parte fondamentale, nella ginnastica dolce è fondamentale lavorare con i nervi distesi in completo relax. In questa condizione di spirito diviene fondamentale prendere chiaramente coscienza dei movimenti che deve fare il corpo. Se la mente riesce chiaramente a comprendere ciò che è necessario fare, il corpo lo realizzerà meglio.

Altro passo fondamentale riguarda il fatto che gli esercizi devono essere eseguiti rispettando le potenzialità di ogni  corpo, senza far sentire chi lavora poco in gamba, perché secondo la teoria della ginnastica dolce, una persona soddisfatta dei propri esercizi, lavora meglio. È necessario dunque, se si vuole riuscire bene in questa disciplina, cercare di trovare un nuovo equilibrio per il proprio corpo.

Tra i muscoli maggiormente stimolati dalla ginnastica dolce ricordiamo quelli della schiena e della parte posteriore del corpo in generale. Si tratta di una parte del nostro corpo solitamente poco sviluppati da altre attività fisiche.

Una lezione di questa disciplina solitamente si svolge con l’esecuzione di esercizi di riscaldamento, stiramenti, allungamenti e stretching.

Solitamente le varie attività proposte con la ginnastica dolce vengono eseguiti con l’ausilio di attrezzi come tamburello, cerchio e palle.

Spesso, proprio perché la ginnastica dolce cerca di allenare e rilassare mente e corpo, gli esercizi vengono fatti all’aria aperta, immersi nella natura, anche se, soprattutto d’inverno, si possono notare delle palestre dove si esegue questa particolare attività.

Possiamo inserire, nel novero delle attività di questa disciplina, tre teorie di esercizi differenti: il metodo Mèzières, l’antiginnastica e la Tecnica Alexander. La prima teoria affronta il benessere del corpo come un tutt’uno. È il nostro organismo che ci parla e ci indica, in maniera indiretta, quali siano le necessità per il suo benessere. Chi utilizza il metodo Mèzières lavora principalmente sulla perfetta efficienza delle varie catene muscolari. La Tecnica Alexander invece pone le sue basi su una completa revisione dell’utilizzo del nostro corpo, in maniera tale da trovare un nuovo equilibrio che ci permetta di affrontare in maniera più armoniosa i lavori e le fatiche quotidiane. L’antiginnastica si basa sull’introspezione. Chi lavora con questo metodo deve riuscire a comprendere da quali avvenimenti della propria vita sono nate le difficoltà di movimento e i nodi muscolari che fanno parte del proprio corpo.

Qualsiasi tecnica si utilizzi eseguendo la ginnastica dolce possiamo dire che, secondo una ricerca statunitense, il costante allenamento in questa disciplina permette più di dimezzare il rischio di malattie cardiache.