Ginnastica Dolce
La ginnastica dolce rappresenta l’ultima frontiera per la forma
fisica per tutti.
Il termine dolce sta appunto ad indicare la potenzialità che questi
esercizi hanno in maniera da essere utilizzati da qualsiasi fascia
di età, divenendo una pratica sempre più utilizzata ed apprezzata.
La delicatezza e la gradualità con cui vengono eseguiti i vari
lavori porta la ginnastica dolce a riscuotere maggiore successo tra
gli over 50.
Tra le maggiori opportunità che la ginnastica dolce offre troviamo
anche un lavoro psicologico, in maniera tale da coniugare il
benessere fisico con quello mentale. Questo particolare ci permette
di ricordare le terre d’origine di questa disciplina, ovvero
l’estremo Oriente, luoghi in cui l’unione della preparazione fisica
e quella mentale vanno tradizionalmente a braccetto.
Sottolineiamo che questa opportunità, ossia unire attività fisica e
psichica, rende questa attività molto indicata per le persone che, a
causa della vita moderna, si trovano spesso sotto stress.
Quali sono le basi di questa disciplina? Innanzitutto possiamo dire
che, a differenza da ciò che spesso accade nelle altre attività di
fortificazione del fisico, dove il dolore e gli sforzi sono una
parte fondamentale, nella ginnastica dolce è fondamentale lavorare
con i nervi distesi in completo relax. In questa condizione di
spirito diviene fondamentale prendere chiaramente coscienza dei
movimenti che deve fare il corpo. Se la mente riesce chiaramente a
comprendere ciò che è necessario fare, il corpo lo realizzerà
meglio.
Altro passo fondamentale riguarda il fatto che gli esercizi devono
essere eseguiti rispettando le potenzialità di ogni corpo, senza
far sentire chi lavora poco in gamba, perché secondo la teoria della
ginnastica dolce, una persona soddisfatta dei propri esercizi,
lavora meglio. È necessario dunque, se si vuole riuscire bene in
questa disciplina, cercare di trovare un nuovo equilibrio per il
proprio corpo.
Tra i muscoli maggiormente stimolati dalla ginnastica dolce
ricordiamo quelli della schiena e della parte posteriore del corpo
in generale. Si tratta di una parte del nostro corpo solitamente
poco sviluppati da altre attività fisiche.
Una lezione di questa disciplina solitamente si svolge con
l’esecuzione di esercizi di riscaldamento, stiramenti, allungamenti
e stretching.
Solitamente le varie attività proposte con la ginnastica dolce
vengono eseguiti con l’ausilio di attrezzi come tamburello, cerchio
e palle.
Spesso, proprio perché la ginnastica dolce cerca di allenare e
rilassare mente e corpo, gli esercizi vengono fatti all’aria aperta,
immersi nella natura, anche se, soprattutto d’inverno, si possono
notare delle palestre dove si esegue questa particolare attività.
Possiamo inserire, nel novero delle attività di questa disciplina,
tre teorie di esercizi differenti: il metodo Mèzières,
l’antiginnastica e la Tecnica Alexander. La prima teoria affronta il
benessere del corpo come un tutt’uno. È il nostro organismo che ci
parla e ci indica, in maniera indiretta, quali siano le necessità
per il suo benessere. Chi utilizza il metodo Mèzières lavora
principalmente sulla perfetta efficienza delle varie catene
muscolari. La Tecnica Alexander invece pone le sue basi su una
completa revisione dell’utilizzo del nostro corpo, in maniera tale
da trovare un nuovo equilibrio che ci permetta di affrontare in
maniera più armoniosa i lavori e le fatiche quotidiane.
L’antiginnastica si basa sull’introspezione. Chi lavora con questo
metodo deve riuscire a comprendere da quali avvenimenti della
propria vita sono nate le difficoltà di movimento e i nodi muscolari
che fanno parte del proprio corpo.
Qualsiasi tecnica si utilizzi eseguendo la ginnastica dolce possiamo
dire che, secondo una ricerca statunitense, il costante allenamento
in questa disciplina permette più di dimezzare il rischio di
malattie cardiache.
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