I tuffi, parola di etimologia incerta che in ambito
sportivo indica la capacità di immergersi in acqua attraverso un salto,
sono uno sport che ha avuto una crescente diffusione a partire dalla
fine del 1800;
proprio nel 1883, infatti, nasce in Germania il primo
libro sui tuffi, scritto da Guts Muths; l’autore vi descrive le modalità
utilizzate dagli Halloren, i salinatori di Halle sul Saale (regione
federale della Sassonia-Anhalt). Altre testimonianze riportano ancora
più indietro nel tempo, quando ad esempio i tuffi erano utilizzate da
alcune popolazioni per segnare l’ingresso nel mondo degli adulti.
I tuffi hanno sempre accompagnato il nuoto, rappresentando
l’ingresso in acqua del nuotatore. La scuola americana ha impresso una
svolta decisiva alla nascita di questo sport, perfezionandone sia l’impostazione
che l’esecuzione.
Nelle Olimpiadi del 1904 si sono svolte le prime
gare di tuffi.
Per molti anni gli atleti americani hanno dominato
le competizioni di tuffi; tra tutti ricordiamo Phil Boggs, medaglia
d’oro alle Olimpiadi di Montreal del 1976 e vincitore di tre Campionati
Mondiali nel trampolino da 3 metri, e Greg Louganis, medaglia d’oro
nel trampolino da 3 metri e nella piattaforma alle Olimpiadi del 1984
e 1988.
Dalla metà degli anni ’80 sono emersi in particolar
modo gli atleti cinesi, soprattutto le atlete Minia FU e Gao Min.
Tra i tuffatori italiani ricordiamo soprattutto Klaus
Di Biasi, medaglia d’oro nella piattaforma ai Giochi Olimpici del 1968,
1972 e 1976, e Giorgio Cagnotto.
I tuffatori eseguono una serie di figure da trampolini
elastici di 1 metro, 3 metri oppure una piattaforma di 10 metri (esistono
anche piattaforme di 7,5 e 5 metri per gli esordienti); l’ingresso in
acqua avviene perpendicolarmente rispetto alla superficie. I piedi devono
essere distesi al momento dell’entrata in acqua, in modo da sollevare
meno acqua possibile.
Nelle gare principali i tuffatori eseguono un programma
con figure che hanno un coefficiente di difficoltà vario, giudicato
da una giuria che assegna un punteggio da 1 a 10. Concorrono al raggiungimento
di un buon punteggio la fase di spinta, la corretta esecuzione delle
figure e l’entrata in acqua.
Esistono anche gare di tuffi sincronizzati, nelle
quali due atleti sono in azione contemporaneamente da due trampolini
o piattaforme.
In Italia i tuffi sono regolamentati dalla Federazione Italiana Nuoto.
Il sito della federazione:
www.federnuoto.it