Boxe Thailandese
La Muay Thai, detta anche Boxe Thailandese, é un’arte
marziale completa assai diffusa in Thailandia, dove é sport nazionale, e
in molti altri luoghi del mondo; é particolarmente apprezzata per la sua
efficacia nella corta distanza.
I colpi tipici di questa arte sono i calci, le ginocchiate,
le gomitate, i pugni, le testate, le proiezioni e le tecniche di corpo-a-corpo.
L’abbigliamento tipico é costituito da un paio di pantaloncini, un proteggi-inguine,
le bende per le mani e un paio di guantoni. I thaiboxers possono anche indossare
il Prajet, un fascia di corde colorate che cinge il braccio.
Le origini della Muay Thai, così come quelle di molte
altre arti marziali, si perdono nell’antichità. In seguito alla cacciata
degli Ao-Lai (nome attribuito al popolo Thai dai Cinesi) da parte della
dinastia cinese degli Han, il popolo Thai fu costretto a spostarsi dalla
provincia dello Yunnan fino a sud del Vietnam, dando vita al Regno del Siam.
Durante i continui scontri con i Tibetani, i Birmani ed i Cinesi, i combattenti
Thai svilupparono un sistema di combattimento con armi (Krabi Krabong) e
micidiali tecniche di combattimento corpo a corpo (Muay Thai). Intorno al
1200, i Siamesi sconfissero l’esercito Khmer; da allora la Thailandia viene
chiamata terra dei Thai, terra degli uomini liberi.
Ogni anno, in Thailandia, il 17 marzo si ricorda Nai
Khanom Dhom, il Re del regno del Siam che, catturato dal popolo birmano,
conquistò la vittoria contro dodici guerrieri locali, ottenendo la libertà
dal Re birmano Mangra.
Sotto il regno di Naresum il Grande (1590-1605) la Muay
Thai divenne parte integrante dell’addestramento militare. Terminati gli
scontri con le popolazioni vicine e giunta la pace dopo le continue lotte
dei secoli precedenti, sotto il regno di Pra Chao Sua, soprannominato “Il
Re Tigre” (1703-1709), la Muay Thai divenne sport assai diffuso e praticato
in Thailandia. I combattenti si affrontavano in duelli durissimi, proteggendo
le mani con strisce di cuoio, corde o crini di cavallo intrecciati, spesso
impregnati con resine e pezzi di vetro, e una conchiglia sui genitali. Non
esistevano limiti di tempo né categorie di peso.
Nel corso del 1900 la disciplina ha subito alcune restrizioni
per tutelare i combattenti; dal 1930, infatti, le nuove regole stabiliscono
lo svolgimento del combattimento all’interno di un ring, la divisione del
match in rounds, le categorie di peso, l’uso di guantoni, paradenti e conchiglia.
In alcuni Paesi sono proibiti i colpi di gomito.
In Thailandia esistono numerosi stadi, dove si svolgono
quotidianamente incontri di Muay Thai, e campi d’allenamento per atleti
professionisti. A Bangkok i principali stadi sono il Lumpini Stadium e il
il Radchadamnoen Stadium. Qui é possibile assistere al rito propiziatorio
della Ram Muay, la danza rituale accompagnata dalla musica tradizionale
Dontree Muay, eseguita dagli atleti prima dell’incontro in onore al proprio
maestro e alla scuola di provenienza.
In Thailandia la Muay Thai é regolamentata dalla WMC
(ex WMTC, World Muay Thai Council) per il settore professionistico e la
IAMTF, International Amateur Muay Thai Federation.
Tra le diverse federazioni italiane citiamo la FIKB,
la Federazione Italiana Kickboxing riconosciuta dal Coni per la Muay Thai.