Correre nel verde Arti marziali - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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ARTI MARZIALI

sport da combattimento

Insieme alle arti marziali segnaliamo anche gli sport da combattimento, ossia quelle discipline che hanno preso dalle arti marziali soltanto alcune tecniche senza tener conto delle applicazioni originarie, del contesto culturale e filosofico che ha dato origine e supportato lo sviluppo delle arti.

Tutte le arti marziali hanno subito, a causa del tempo e delle diverse interpretazioni, molte limitazioni sia nelle tecniche che nelle applicazioni. Le tecniche delle arti da combattimento lasciano intravedere un lungo percorso che porta, come nel passato, a proteggere e migliorare la vita di ogni uomo.

Gli sport da combattimento esaltano prima di tutto il gesto sportivo e la preparazione atletica, combinando le diverse tecniche per fini agonistici e difesa personale. Si affiancano alle arti marziali come discipline specifiche e distinte.

 

Tra tutti ricordiamo:

  • Kick Boxing; disciplina nata negli Stati Uniti d’America che combina il pugilato e i calci;

  • Vale Tudo; disciplina nata nei primi anni del ‘900 in Brasile con lo scopo di mettere a confronto i praticanti delle diverse arti marziali. Come indica il termine, in questa disciplina è possibile colpire in molti modi e mescolare diverse tecniche.

  • Il Full Contact, disciplina nata negli Stati Uniti d’America nel 1974 e caratterizzata dall’uso di calci e pugni; il bersaglio valido è compreso tra la testa e la cintura. Gli avversari si affrontano su un ring delimitato da corde come nel pugilato.

  • Accanto alle arti marziali e agli sport da combattimento segnaliamo anche i sistemi di combattimento, ossia quei sistemi nati dall’unione di più tecniche ed aventi come elementi principali l’efficacia, l’immediatezza e la risolutezza dei metodi. Nascono in ambito militare e tra le forze di polizia per preparare alcuni corpi in settori specifici del combattimento; prevedono oltre al combattimento a mani nude anche l’utilizzo di armi bianche e corpi contundenti.

  • Negli ultimi anni si tende sempre più spesso a marcare in maniera netta le differenze tra arte marziale, sport da combattimento e sport spettacolo. Crediamo prima di tutto che la finalità principale di ogni arte da combattimento sia l’efficacia e l’acquisizione di teorie e pratiche utili a migliorare la salute fisica e mentale. Ogni arte dovrebbe servire a scoprire e migliorare se stessi, anche grazie al confronto con gli altri.

    In un epoca in cui le guerre si combattono con armi diverse dal proprio corpo, da una spada o da un bastone, l’arte marziale ha perso la sua antica finalità.

    Dell’antico retaggio resta la capacità di ogni arte di migliorare alcune caratteristiche di singole persone; il combattimento si è adattato a questa evoluzione, diventando un confronto ad armi pari tra due avversari in uno spazio ed un tempo creati appositamente per lo scopo.

    In molti casi il confronto tra due avversari è un fruttuoso spettacolo. Il combattimento è diventato un fatto “mostruoso”, inteso nel senso ottocentesco del termine, ossia “da mostrare”; da tutto questo è possibile ricavare ingenti guadagni, muovere folle di appassionati e stimolare la curiosità di molti. Il combattimento diventa allora un incontro tra sport e spettacolo. Dietro tutto questo resta comunque la preparazione e la disciplina di ciascun combattente.