Correre nel verde VOLARE: trasvolatori e specialità - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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VOLARE: Aereo o Aliante, Elicottero o paracadute è comunque la realizzazione di un sogno

LOUIS BLERIOT

Louis BleriotDopo i tentativi di volo dei fratelli Wrigth, un altro nome di rilevo per la storia dell’aeronautica internazionale è quello del francese Louis Bleriot, che attraversò la Manica, innovando non poco le modalità di viaggio e scambi commerciali tra Francia e Inghilterra.

Costruì un aereo che non riprendeva minimamente l’esperienza dei fratelli Wright. Nel suo monoplano XI infatti, introdusse il sistema di decollo ed atterraggio autonomo, banalmente noto come carrello, sistema che non era stato applicato dai Wright, che nei loro esperimenti di permanenza in volo, avevano avuto bisogno di binari ed una speciale catapulta per poter decollare. Inoltre Bleriot per primo spostò i timoni di profondità e direzione nella parte posteriore del velivolo; una struttura che si trova tuttora su quasi tutti gli aerei.

Il Bleriot XI debuttò a Parigi nel Salone dell’Automobile e dell’Aeronautica nel dicembre del 1908, al progetto iniziale aveva contribuito un altro pioniere dell’aviazione, Raymond Saulnier.

Tutti avevano apprezzato allora il velivolo costruito da Bleriot, ma il francese aspirava a ben altre glorie.

Nell’ottobre dello stesso anno aveva infatti letto l’annuncio del giornale inglese Daily Mail, con il quale veniva offerto un premio pari a £ 1,000 per chiunque fosse riuscito a sorvolare il Canale della Manica, e aveva subito pensato ad una possibile riuscita dell’impresa, nonostante non avesse ancora messo a punto tutti i dettagli del suo aereo.

L’exploit di Bleriot fu però anticipata dall’insuccesso di Hubert Stecca, un altro nome rilevante della storia dell’aviazione che a bordo di un aereo pesante l’Antoinette IV, fallì clamorosamente il tentativo di attraversamento.

Il 25 luglio del 1909 Bleriot partì da Calais in Francia e giunse a Dover in Gran Bretagna, in 27 minuti, cioè viaggiando circa alla velocità di 65 km/h. Il volo nel complesso andò bene, ma il motore da 25 Cv. si era surriscaldato a tal punto durante l’attraversamento della Manica, che per un momento si temette il peggio; per fortuna uno scroscio di pioggia evitò principi di incendio.

Il volo sul Canale della manica portò Bleriot a diventare in pochissimo tempo l’aviatore più famoso del mondo.

Cominciò allora a costruire altri prototipi sul modello del primo Bleriot XI; nel 1913 aveva già consegnato circa altri 800 modelli del Bleriot, prodotto anche in Italia e Gran Bretagna, ed utilizzato perfino nella prima guerra mondiale in compiti di ricognizione ed osservazione, anche se presto fu relegato a compiti addestrativi, a causa del veloce progresso tecnologico dell’epoca.

Bleriot morì nel 1936.