LOUIS BLERIOT
Dopo i tentativi di volo dei
fratelli Wrigth, un altro nome di rilevo per la storia dell’aeronautica
internazionale è quello del francese Louis Bleriot, che attraversò la
Manica, innovando non poco le modalità di viaggio e scambi commerciali
tra Francia e Inghilterra.
Costruì un aereo che non riprendeva
minimamente l’esperienza dei fratelli Wright. Nel suo monoplano XI infatti,
introdusse il sistema di decollo ed atterraggio autonomo, banalmente
noto come carrello, sistema che non era stato applicato dai Wright,
che nei loro esperimenti di permanenza in volo, avevano avuto bisogno
di binari ed una speciale catapulta per poter decollare. Inoltre Bleriot
per primo spostò i timoni di profondità e direzione nella parte posteriore
del velivolo; una struttura che si trova tuttora su quasi tutti gli
aerei.
Il Bleriot XI debuttò a Parigi
nel Salone dell’Automobile e dell’Aeronautica nel dicembre del 1908,
al progetto iniziale aveva contribuito un altro pioniere dell’aviazione,
Raymond Saulnier.
Tutti avevano apprezzato allora
il velivolo costruito da Bleriot, ma il francese aspirava a ben altre
glorie.
Nell’ottobre dello stesso anno
aveva infatti letto l’annuncio del giornale inglese Daily Mail, con
il quale veniva offerto un premio pari a £ 1,000 per chiunque fosse
riuscito a sorvolare il Canale della Manica, e aveva subito pensato
ad una possibile riuscita dell’impresa, nonostante non avesse ancora
messo a punto tutti i dettagli del suo aereo.
L’exploit di Bleriot fu però
anticipata dall’insuccesso di Hubert Stecca, un altro nome rilevante
della storia dell’aviazione che a bordo di un aereo pesante l’Antoinette
IV, fallì clamorosamente il tentativo di attraversamento.
Il 25 luglio del 1909 Bleriot
partì da Calais in Francia e giunse a Dover in Gran Bretagna, in 27
minuti, cioè viaggiando circa alla velocità di 65 km/h. Il volo nel
complesso andò bene, ma il motore da 25 Cv. si era surriscaldato a tal
punto durante l’attraversamento della Manica, che per un momento si
temette il peggio; per fortuna uno scroscio di pioggia evitò principi
di incendio.
Il volo sul Canale della manica
portò Bleriot a diventare in pochissimo tempo l’aviatore più famoso
del mondo.
Cominciò allora a costruire
altri prototipi sul modello del primo Bleriot XI; nel 1913 aveva già
consegnato circa altri 800 modelli del Bleriot, prodotto anche in Italia
e Gran Bretagna, ed utilizzato perfino nella prima guerra mondiale in
compiti di ricognizione ed osservazione, anche se presto fu relegato
a compiti addestrativi, a causa del veloce progresso tecnologico dell’epoca.
Bleriot morì nel 1936.
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