AGLIO
L'azione dell'aglio
risulta molto rilassante per l'organismo grazie alla sua capacità
antinfettiva e anti batterica.
La medicina inglese del 1600
con il farmacista e medico Clupeper cercò di utilizzare l'aglio per curare ogni
possibile patologia e spesso veniva indicata per lenire bronchiti, asma,
raffreddore, tosse e per lo schiarimento della voce.
Eliminando il germoglio verde
interno all'aglio si può combattere la conseguenza dell'alito pesante che spesso
risulta molto fastidioso e poco gradevole.
Anche il campo degli infusi
“sfrutta” le proprietà diuretiche e digestive dell'aglio in una quantità
compresa tra i 5 e i 10 grammi “sciolti” in un litro di acqua e tra i 10 e i 15
grammi in decotto per usufruire di un'azione antisettica.
E' tradizione comune nella
cultura odierna dell'Europa dell'est pensare all'aglio anche come talismano
protettore contro figure fantastiche e leggendarie quali i vampiri, di cui la
figura più rappresentativa è senza dubbio il conte Dracula.
Nell'antichità si pensava fosse
proprio l'aglio il metodo per tenere lontane queste creature spaventose poiché
gli stessi vampiri venivano ritenuti dei parassiti e quindi per le proprietà
antibatteriche esso poteva risultare un'ottima soluzione contro Dracula e figure
orribilmente simili.
Non solo nell'Europa dell'est
esso veniva considerato un rimedio per tenere lontani spiriti e presenze
sovrannaturali; infatti in Italia nella notte antecedente il 24 giugno, data di
San Giovanni Battista, si predilige tenerne addosso un po' per
scacciare le streghe che proprio in quel giorno del solstizio d'estate si
ritrovano per dar vita al sabba annuale.
La funzione di scaccia spiriti
venne utilizzata, per l'aglio, anche dai potenti faraoni egiziani; infatti
numerosi bulbi d'aglio sono stati rinvenuti presso la tomba del famigerato re
Tutankhamen e lo stesso popolo da lui governato (in particolare gli schiavi)
facevano largo consumo di aglio per “rifocillarsi” facendo il pieno di energie.
Le peculiarità antisettiche
dell'aglio erano ben note fin dai tempi dei cavalieri e delle dame del Medioevo
poiché i medici di quel tempo usufruivano dei suoi benefici per mezzo di
maschere impregnate di succo d'aglio che avevano la funzione di immunizzare, chi
le portava, da virus infettivi; tale rimedio ispirò anche la medicina futura
poiché odiernamente l'aglio è un elemento valido in tale campo scientifico.
L'azione antisettica dell'aglio
risultò utile durante la Prima Guerra Mondiale per curare le ferite dei soldati
quando non vi erano più scorte di medicinali antisettici.
Sempre in campo medico l'aglio
ricopre ottimamente la funzione di vasodilatatore anticipando le patologie
tipiche delle coronarie e diminuendo la pressione arteriosa.
Anche il grande Shakespeare
volle sottolineare l'aroma un po' forte e poco piacevole sprigionato dall'aglio
per mezzo della sua opera "Sogno di una notte di mezza estate" nella quale alla
seconda scena gli attori recitano il discorso: "(...) e soprattutto, attori,
anime mie, badate a non mangiar aglio o cipolla, ché dobbiamo esalare tutti un
alito che deve riuscir dolce e gradevole (...)".
Un altro campo in cui si
utilizza molto l'aglio è quello della
Cucina, infatti in molte ricette come “Spaghetti,
aglio, olio e peperoncino”, “Insalata
di carne” e
salsa "Aioli” esso è l'indiscusso protagonista.
Dal punto di vista botanico la
pianta dell'aglio può essere innestata anche durante la stagione autunnale
grazie alla sua resistenza alle rigide temperature che gli permettono di
sopportare anche -15°C.
In questo periodo dell'anno
la pianta dell'aglio ha il suo ciclo di coltivazione è
compreso nell'arco di 240-270 giorni.
L'aglio può essere piantato
anche in primavera, a fine febbraio con un ciclo di 140-160 giorni.
I bulbi devono essere
posizionati a circa 2-4 centimetri di profondità nel terreno; la struttura
dell'impianto deve essere di 10-15 centimetri sulla fila e 20-30 centimetri tra
le file; se si presenta una situazione di consociazione allora bisogna aumentare
le precedenti misure.
I luoghi più indicati per
coltivare la pianta dell'aglio sono sicuramente le zone collinari, quelle
montane e quelle temperate.
L'aglio non richiede molta
acqua poiché ha un elevato gradi di sopportazione alla siccità e predilige
terreni con alta capacità di drenaggio in grado di assorbire velocemente la
massa d'acqua in esubero per non incorrere in un conseguente stato di putridume.
Valori compresi tra il 6 e il 7
di pH sono ottimi per l'aglio.
La concimazione va effettuata
in maniera non esagerata e precedentemente all'impianto; il forte odore
dell'aglio è causato dalla quantità di zolfo contenuta in tali sostanze.
La crescita del bulbo però
potrebbe essere minacciata dalla fase di concimazione solo nelle varietà con
infiorescenza e quindi in quel frangente sarebbe saggio eliminare tale
procedura.
I bulbi vengono raccolti quando
la parte aerea incomincia a separarsi, piegandosi; successivamente si passa alla
fase della seccatura degli stessi bulbi pulendoli dalla terra e posizionandoli
in una zona esente dal sole per circa due o tre settimane.
Infine si collocano in un
magazzino e alla fine si possono anche ottenere bulbi asciutti per un
quantitativo che va dai 5 ai 15 chilogrammi.
Per il suo gusto forte ed
intenso si potrebbe supporre di sentire il suo aroma nelle pietanze culinarie in
cui viene impiegato; invece non è così poiché viene “sopraffatto” in fragranza
dagli altri elementi che lo accompagnano nel piatto di portata.
Molto usato come risorsa
culinaria sia in Occidente che in Oriente, specialmente in Cina (insieme allo
zenzero) e nella tradizione indiana per impreziosire pietanze di pesce, verdure
e carne.
L'aglio ricopre un ruolo di
prim'ordine in Francia, Messico e nell'America Meridionale; nel primo paese si
può facilmente menzionare il burro (insieme alle lumache) e la maionese
all'aglio (burro che si serve con le lumache) e la zuppa d'aglio.
Il cattivo alito provocato
dall'assunzione di una determinata quantità di aglio può essere smorzato
tramite la masticazione di due chicchi di caffè o alcuni semi di cumino, o anice
verde o finocchio.
L'aglio ha anche un utilizzo
nelle consociazioni di agricoltura biologica con la funzione di pianta
repellente.
|