YOGA
Lo yoga è una disciplina orientale, di
origine indiana, nata in ambito filosofico – religioso, ma successivamente
sviluppatasi come disciplina che cura il buono stato del corpo e della
mente.
Esistono diverse forme di yoga, e qui in
occidente se ne sono diffuse alcune, che privilegiano l’aspetto corporeo.
La forma di yoga più conosciuta e più
diffusa è l’hata yoga (ha e ta sono le energie positive e negative
dell’universo, un po’ come ying e yang cinesi); questa disciplina mira a
ristabilire il giusto equilibrio delle energie nel nostro corpo e nella
nostra mente. Una parte fondamentale nella pratica dello yoga, in tutte le
sue forme, è la respirazione: questa accompagna sempre ogni momento
dell’esperienza yogica: le posizioni (asana, in sancito), la meditazione (dhyana),
la concentrazione (dharana), senza poi dimenticare che esiste una branca
della disciplina yogica interamente dedicata alla respirazione, che si
chiama pranayama. Molti maestri yoga sostengono che una volta che
l’allievo ha imparato la corretta respirazione yoga, ha raggiunto un buon
livello di conoscenza della disciplina.
La respirazione yoga: la respirazione è un
atto importantissimo per tutti gli esseri viventi: si può stare alcuni
giorni senza mangiare o senza bere, ma non senza respirare. Poi, se si
apprende la corretta respirazione, si impara a trarre il maggior beneficio
da questo atto naturale ed indispensabile.
Per comodità di esposizione, si può
suddividere la respirazione yogica in tre fasi: respirazione alta (c.d.
clavicolare), respirazione toracica, respirazione addominale (c.d.
diaframmatica). La vita frenetica moderna ha portato l’essere umano ad un
tipo di respirazione, scorretta, che assomiglia molto a quella clavicolare.
Contrariamente a quello che si insegna
nelle discipline ginniche in occidente, la respirazione non inizia con la
ispirazione (cioè col prendere aria), ma con la espirazione (buttare fuori
l’aria): in questo modo si eliminano in gran parte i residui d’aria
viziata presenti nei polmoni, e si prepara gli stessi a ricevere una gran
quantità di aria nuova, ricca di ossigeno.
Inutile dire che è bene praticare gli
esercizi di respirazione in luoghi dove l’aria è pulita, o in ogni caso,
dove c’è un frequente ricambio d’aria.
Quindi, la respirazione corretta inizia con
una espirazione; subito dopo parte la ispirazione, effettuando nell’ordine
quella addominale, toracica e clavicolare. In queste tre fasi, si
espandono, nell’ordine, l’addome (senza gonfiarlo eccessivamente, gli
addominali vanno tenuti leggermente contratti), il torace (la gabbia
toracica si espande, il diaframma si solleva), le spalle (si sollevano
leggermente le clavicole).
Come detto sopra, si è preferito descrivere
la respirazione suddividendola in queste tre fasi per comodità, ma non
bisogna dimenticare che tutte e tre fanno parte di un unico atto armonico
e coordinato, che è appunto la respirazione.
Quando vi sentite stanchi, depressi, senza
energie, provate a respirare correttamente nel modo sopra descritto e
notate il cambiamento positivo che opera in voi questo semplice atto
naturale, che abbiamo disimparato in questa vita frenetica. Distendetevi
magari su di un letto, in modo che siete il più possibile tranquilli e
comodi; provate a farlo.
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