TRAINING AUTOGENO
Questa disciplina è nata in ambito medico
agli inizi del secolo scorso, come coadiuvante delle terapie mediche per
curare alcuni disturbi mentali lievi.
Ancora oggi il training autogeno è una
pratica usata da molti medici, ed esistono anche delle scuole dove
imparare la tecnica.
Il training autogeno assomiglia moltissimo
alle pratiche di rilassamento yoga, in particolare al metodo yoga di
rilassamento c.d. "profondo".
Il training autogeno è praticato disponendo
il corpo in tre modi alternativi: seduto su una sedia o su uno sgabello
(posizione c.d. "del fantino"), adagiati su una poltrona, adagiati su un
letto. Nel primo caso è importante tenere la testa bassa, il collo
rilassato. Nel secondo caso le braccia debbono essere tenute lungo i
braccioli della poltrona ed i piedi bel saldi sul pavimento. Nel terzo
caso le braccia si tengono lungo i fianchi, le palme rivolte verso l’alto,
le gambe leggermente divaricate.
In tutti i casi sono importanti le seguenti
semplici accortezze: si deve stare in una stanza non troppo rumorosa, a
temperatura intorno ai 18-20 gradi, e si cercheranno di eliminare per
quanto possibile quei fattori che potrebbero disturbare la nostra pratica:
telefoni, campanello di casa (magari si sceglierà di praticare training
autogeno in un momento in cui si è pressoché sicuri di non ricevere visite
nella prossima mezz’ora; In genere, ad una seduta vanno dedicati circa
venti minuti.
Immobili, nella posizione che avete scelto,
osservate i pensieri che vi vengono in mente. Ora, pian piano, cercate di
fermare gradualmente questi pensieri, rallentate le immagini. Quando
avrete fatto, passate alla fase successiva che è quella di rivolgere la
vostra attenzione sul battito cardiaco. Sentite i battiti, ascoltate il
vostro corpo che è una macchina perfetta posta sotto il vostro controllo.
Ora ditevi mentalmente: "ora mi sento meglio"…"sono più
rilassato"….sentite i muscoli che diventano sempre più pesanti; ditevi:
"sono sempre più calmo, più rilassato…"; aiutatevi con l’immaginazione:
create nella vostra mente un paesaggio tropicale con il mare calmo ed il
sole che splende, o qualsiasi altra immagine che vi dia una sensazione di
benessere, di calma. Una volta raggiunto uno stato di profonda calma e di
pace interiore, cominciate a destarvi pian piano, con gradualità, muovete
prima gli arti, chiudete ed aprite le mani, e poi muovete il resto del
corpo, stiratevi come fanno i gatti, proverete una sensazione veramente
piacevole, vi sentirete rigenerati.
Quanto al tempo da dedicare al training
autogeno, non esistono regole precise, ma grossomodo è bene praticarlo due
volte a settimana, per una ventina di minuti circa a seduta.
Il training autogeno agisce in particolare
a livello mentale, prevenendo o curando lo stress, ma anche,
indirettamente, a livello fisico: è risaputo che lo stress indebolisce il
sistema immunitario e quindi espone il fisico all’aggressione esterna
delle malattie.
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