GIOCHI DI CARTE
GIOCHI ITALIANI
SETTE E MEZZO
LA STORIA: di indubbia origine italiana ma di incerto
periodo di nascita, questo gioco semplice e veloce si è diffuso praticamente
in tutto il mondo, valorizzandosi con numerose varianti, condividendo,
con la tombola, la caratteristica di riunire, nelle più classiche ricorrenze,
varie generazioni familiari allo stesso tavolo.
MAZZO DI CARTE: si usa un mazzo di 40 carte italiane;
NUMERO DEI GIOCATORI: mai meno di tre e fino al numero
massimo consentito dalla disponibilità delle carte del mazzo; ragionevolmente
al gioco sarebbe bene che non partecipassero più di otto o al massimo
dieci giocatori;
OBIETTIVO DEL GIOCO: accumulare un numero di carte
che, complessivamente sommate nel loro punteggio, diano come risultato
un valore il più possibile vicino a sette punti e mezzo senza superare
tale traguardo;
GLOSSARIO DEL GIOCO:
matta – la carta che può assumere qualunque valore
dall’1 al 7 compreso il valore di mezzo punto; di solito viene individuata
con il Re di denari;
mazziere – colui che mischia le carte e le
distribuisce ai giocatori avversari; è detto anche banco;
sballare – finire fuori gioco per aver superato
il valore di sette e mezzo;
stare – rimanere in gioco senza chiedere altre
carte;
taglio del mazzo – suddividere il mazzo in due parti e
sovrapporre la parte inferiore sulla superiore;
tallone - mazzo di carte coperto messo sul tavolo da gioco;
VALORE DELLE CARTE:
FIGURE MEZZO PUNTO
ASSO UN PUNTO
DAL 2 AL 7 IL VALORE FACCIALE
ESECUZIONE DEL GIOCO: Estrarre a sorte il mazziere
(chiamato anche banco) che mescola le carte e sottopone al giocatore
alla sua sinistra il mazzo per il taglio. Il mazziere distribuisce
una carta coperta ad ogni giocatore e a se stesso, procedendo in senso
antiorario e iniziando perciò dal primo giocatore alla sua destra.
Prima che i giocatori guardino le carte assegnate,
occorre decidere la puntata in gettoni e solo dopo la puntata ogni giocatore
può guardare le carte e scoprire il valore.
Il primo giocatore alla destra del mazziere è di
mano ed ha due possibilità:
- chiedere al mazziere una o più carte nel tentativo
di avvicinarsi al traguardo del sette e mezzo ma senza superarlo; la
carta o le carte, che il mazziere preleva dal tallone, verranno
date al giocatore, coperte;
- stare; in questo caso il giocatore, mantenendo
coperta la sua carta, non chiede altre carte. Questo comportamento denota
che il giocatore è in possesso di una carta molto prossima al valore
di sette e mezzo e il rischio di chiamare una carta aggiuntiva potrebbe
farlo "sballare" (finire fuori gioco avendo superato il valore
di sette e mezzo). Con la dichiarazione di "stare" il gioco passa al
giocatore successivo.
Quando un giocatore decide di chiamare una carta
o più carte, può avere la facoltà di comportarsi in due modi differenti:
può tenere coperta la carta che ha in suo possesso e chiedere una carta
aggiuntiva scoperta; se poi, chiederà altre carte anche queste gli saranno
date sempre scoperte; se, invece, ha inizialmente scoperto la carta
in suo possesso, la carta aggiuntiva richiesta sarà sempre coperta ma,
una volta che il giocatore l’avrà guardata e deciderà di chiederne un’altra
o più di una, il giocatore dovrà in ogni caso scoprire quella che gli
è stata data precedentemente.
Ciò in virtù della regola che solo una carta, qualunque
sia il modo di gioco scelto, può restare coperta.
Quando un giocatore ha raggiunto il sette e mezzo
è tenuto a dichiararlo così come è tenuto a dichiarare lo sballo.
Quando tutti i giocatori, mazziere compreso, hanno
concluso il gioco, vengono scoperte tutte le carte e si passa al conteggio
dei punti.
Chi ha "sballato" lo ha già dichiarato e ha già provveduto
a cedere la posta al banco; per gli altri giocatori si procede al confronto;
se il punteggio dei giocatori è inferiore o pari al punteggio del banco,
consegnano la loro posta al banco; contrariamente, se il punteggio dei
giocatori è superiore a quello del banco sarà il banco a versare una
posta pari a quella che è in palio.
Se un giocatore ha realizzato un "Sette e mezzo d’emblée"
(è la realizzazione di un sette e mezzo con due sole carte: un sette
e una figura, oppure due figure di cui una è la Matta) viene pagato
dal banco con un valore doppio di quello della posta. La regola vale
anche se è il banco a realizzare d’emblée.
Se un giocatore ha realizzato un "Sette e mezzo triplé"
(si ottiene il triplé quando avuto un sette in distribuzione e, chiesta
una carta al mazziere, si ottiene un secondo sette; è questo l’unico
caso in cui la somma complessiva non fa "sballare" il giocatore in quanto
le regole vogliono che si premi il coraggio di chiedere una carta aggiuntiva
disponendo di una carta molto prossima al sette e mezzo; quindi il triplé
è la realizzazione di un sette e mezzo con due sole carte: due sette
oppure un sette e la Matta), il pagamento è pari al triplo della posta.
La regola vale anche se è il banco a realizzate il triplé.
Quando un giocatore realizza un d’emblée o un triplé
diventa mazziere; se a realizzare questi risultati favorevoli sono più
giocatori, diventa mazziere chi dichiara per primo; se nessuno raggiunge
i predetti risultati favorevoli il mazziere non cambia di attribuzione;
se, infine, è il mazziere a realizzare un sette e mezzo a due carte
alla pari di altri giocatori, mazzo e banco non cambiano di mano.
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