GIOCHI
"Tutto ciò che non è lavoro è gioco": un detto popolare
che introduce il generalissimo concetto che sembra sfuggire ad ogni
definizione limitante e che nulla al mondo ha carattere più conservatore.
I Greci chiamavano i giochi "agoni" ed erano
legati ad avvenimenti importanti; celebri, presso di loro, i giochi
olimpici, quelli delfici, quelli itsmici e nemei; i Romani li chiamavano
"ludi" e ricorrevano sempre alla stessa epoca; gli adulti si
compiacevano dei giochi particolarmente durante e dopo i banchetti:
assai praticato era il gioco del cottabo (gioco di destrezza dal quale
si traevano oracoli d’amore; consisteva nel lanciare il vino contenuto
in una coppa verso un bersaglio) come pure quello degli astragali (gioco
d’azzardo simile a quello dei dadi; si gioca con quattro astragali,
piccole ossa di montone, che gettate su un tavolo secondo la posizione
che assumevano, venivano date interpretazioni propiziatorie).
Giochi di abilità erano considerati l’improvvisazione
di carmi conviviali e la soluzione di enigmi.
I giochi di azzardo si svolgevano soprattutto con
gli astragali e i dadi; più volte in Roma furono promulgate leggi contro
il gioco d’azzardo per denaro.
Nel Medio Evo il favore popolare si rivolse di preferenza
agli spettacoli con giostre, tornei, sfilate, partite viventi e in costume
di "scacchi" e di "dama", …
Giochi vari eseguivano i giullari per divertire il
Signore, gli invitati e il pubblico alla fine dei banchetti.
Giochi di abilità e di fortuna erano quelli ad
animellas fatti con noccioli di frutti; ad ruellas, con dischi
o monete lanciati il più lontano possibile; ad zurlos, fatti
con la trottola…
Molto diffusi anche gli scacchi a tavolino: ottimi
giocatori furono Niccolò III e Borso d’Este; e più comune, ancora, fu
il gioco delle carte.
Giochi popolari sono quelli legati alla spontaneità
e alla semplicità come il gioco delle bocce, della palla, dei birilli,
…
Nell’età moderna il più popolare dei giochi affidati
alla sorte è quello della morra.
Altri giochi in cui concorrono la sorte, l’abilità,
la destrezza sono i giochi di società con relativa penitenza, molto
in voga nella prima metà del secolo passato, ora sono, in parte, caduti
in disuso.
Fino a quando il gioco rimane nell’ambito della ricreazione
e del divertimento non assume rilevanza giuridica, anche se alcune forme
di gioco danno luogo alla creazione di ordinamenti perfettamente compiuti,
come gli ordinamenti sportivi.
Il gioco diventa giuridicamente rilevante quando
da esso derivano rapporti patrimoniali come nelle lotterie, nei concorsi
a premio, nel bingo, …
Vengono elencati, di seguito, alcuni giochi tra i
più conosciuti sia tra i
GIOCHI DI CARTE e sia tra i
GIOCHI DA TAVOLO:
GIOCHI
DI CARTE:
Giochi italiani:
Giochi internazionali:
Giochi da Casinò:
Solitari:
GIOCHI
DA TAVOLO:
giochi di ruolo
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