GIOCHI DA
TAVOLO
DAMA
Non sono note le origini del gioco anche se è certo
che giochi molto simili erano già conosciuti nell’antico Egitto, in
Grecia e a Roma; documenti e reperti archeologici, infatti, testimoniano
la presenza di "damiere" (nome arcaico sostituito ora da "scacchiera")
e di dischetti da utilizzare come pedine.
Il gioco della "Dama" consiste nell’abilità di eliminare tutti i
pezzi dell’avversario o bloccare tutte le mosse dell’avversario.
Il gioco della "Dama" è diffuso in due varianti:
all’italiana su "scacchiera" di complessive 64 caselle bianche
e nere con 12 pedine per ciascuno dei due giocatori; alla polacca
o "Dama internazionale", in uso in altri paesi come Francia, Germania,
Spagna, ecc. su "scacchiera" di 100 caselle e 20 pedine per ognuno dei
due giocatori contendenti.
Nella fase iniziale i due giocatori, che si fronteggiano,
allineano le proprie pedine (nere per l’uno e bianche per l’altro) nelle
caselle nere delle 3 (dama all’italiana) o 4 (dama alla polacca) prime
file della scacchiera.
Nella dama all’italiana, le pedine si muovono
in direzione dello schieramento avversario, spostandosi di una casella
alla volta da una casella nera ad un’altra nera contigua sempre in avanti
(lungo le diagonali nere).
E’ consuetudine che la prima mossa sia riservata
al giocatore che possiede le pedine bianche; quindi, movendo a turno
una pedina per volta, i giocatori cercano di eliminare o di immobilizzare
le pedine avversarie.
Una pedina "mangia" in altre parole elimina dal gioco
un’avversaria quando questa si trova in una casella adiacente e sulla
stessa diagonale ed è seguita da una casella libera, che verrà occupata
dalla pedina vincente.
La presa può essere doppia o tripla quando le pedine
avversarie si trovano alternate a caselle libere.
L’obbligo di "mangiare" le pedine appartiene ad una
regola imperativa; in caso di distrazione o di rifiuto, l’avversario
può eliminare dal gioco (soffiare) la pedina che non ha adempiuto l’obbligo
di mangiare.
Quando una pedina raggiunge una casella della fila
estrema in campo avversario, diventa Dama e ad essa, per distinguerla,
si sovrapporrà una pedina dello stesso colore.
La Dama si muove liberamente di una casella alla
volta in ogni direzione; può scegliere se mangiare o no le pedine dell’avversario
ma deve mangiare le Dame.
Nella Dama alla polacca, pur restando immutata
la meccanica fondamentale, il gioco è più complesso sia per il maggior
numero dei pezzi e sia per la loro maggiore libertà di movimento: le
pedine, possono, infatti, arretrare per mangiare e le Dame si muovono
lungo le diagonali di un numero qualunque di caselle libere.
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