Correre nel verde Motori & vele: dedicato a tutto ciò che l'ingegno ci ha dato per muoverci - Correre nel verde direttore responsabile Giorgio Gandini


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DUCATI CUCCIOLO

La Ducati, partendo da l’idea di Aldo Farinelli, un avvocato di Torino, costruì, alla fine della seconda Guerra Mondiale, un mezzo che avrebbe avuto un grande successo nell’Italia post bellica.

Si tratta di Cucciolo, l’antenato dei moderni scooter. Anche se in realtà non è propriamente corretto parlare di antenato, perché Cucciolo era il nome di un piccolo motore da collegare al telaio di una bicicletta.

L’idea di collegare un motore ad una bicicletta non era originale, ma il Cucciolo, con la struttura a quattro tempi e 2 marce, sbaragliò la concorrenza.

Inizialmente il prodotto venne costruito in società tra Ducati e SIATA, ma nel 1946, la Ducati decise di produrre il motore senza l’ausilio di nessuno.

Nel 1948 nacque il Cucciolo T2, esclusivamente Ducati, con alcune modifiche rispetto al progetto originale.

L’idea funzionò talmente tanto che solo nel 1949 circolavano la bellezza di 60 mila mezzi motorizzati Cucciolo.

Agli inizi degli anni ’50 nacque il Cucciolo da competizione, di 65 cc. di cilindrata, segnando l’ingresso ufficiale della casa italiana nel mondo delle corse a 2 ruote.

Oggi è ancora possibile ammirare dei modelli di Cucciolo presso il museo della casa  di Moto, a Borgo Panigale.

Nel settembre 2009, dalla collaborazione tra Italwin e Ducati è comparsa la Bicicletta Elettrica Ducati Cucciolo by Italwin. Una bicicletta all’apparenza normale dotata di motore elettrico, in maniera da divenire un mezzo di locomozione ecosostenibile Sarà possibile acquistarla presso dei negozi Ducati oppure presso dei venditori di biciclette.


 

 

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