Fiat 127
Una macchina molto presente nel panorama
italiano tra gli anni ‘70 e ’80 è la Fiat 127.
Si tratta di un veicolo, realizzato in diverse
forme, che è diventato un mezzo altamente popolare tra gli italiani.
Questa macchina sarà in produzione per ben 16 anni, esattamente tra il
1971 e il 1987.
La nascita della 127 avviene perché la
fabbrica d’auto torinese
FIAT ha intenzione di creare un veicolo sostituire
la Fiat 850, una macchina molto popolare. Il nuovo mezzo, dunque deve
sopportare una eredità davvero pesante.
La 127, per l’epoca, è un veicolo davvero
innovativo: tra le novità ricordiamo il motore messo nel cofano
anteriore inoltre anche la trazione è anteriore. Si tratta di un
cambiamento epocale, in quanto i mezzi costruiti in precedenza avevano
motore e trazione entrambi posteriori.
Rispetto alla 850 la 127 è risultata essere più
a dimensione “familiare”, con un bagagliaio ampio e 5 comodi posti a
sedere. Rispetto ai veicoli dell’epoca è anche questa una grande novità.
La carrozzeria e gli interni del veicolo sono una realizzazione postuma
di Pio Manzù, figlio del famoso scultore, morto con un incidente prima
che la 127 entri in mercato.
Nel 1971, non appena uscita, la macchina vince
il premio di “Auto dell’anno”.
Nella realizzazione della 127, creata per il
mercato nazionale italiano, non ci si impegna per la copertura anti
-corrosione delle parti meccaniche, in quanto scarsa, nel territorio
italiano, è la presenza di ghiaccio e sale sulle strade, i materiali più
corrosivi che si potrebbero incontrare viaggiando. Questa manchevolezza
ha causato una serie di critiche provenienti dal nord Europa, in quanto
la 127 tendeva, con alcune sue parti, ad arrugginirsi.
Nel 1975 arriva la versione special. Poche sono
le modifiche meccaniche, si tratta principalmente di un restyling del
veicolo a cui sono aggiunti i paraurti gommati, la luce di retromarcia,
ed all’interno una plancia diversa.
Le modifiche meccaniche arrivano nel 1976,
principalmente a causa di una legge anti inquinamento approvata in
Italia.
Nel 1977 nasce la seconda serie, che presenta
tre differenti versione (C, L, CL).
Non sono un grandissimo successo, sembrano un
passo indietro rispetto alla 127 classica.
Nello stesso anno esce sul mercato anche il
Fiorino 127, un veicolo da lavoro e da carico derivante da questa
utilitaria. (Successivamente la base per questo mezzo sarà la Uno, poi
sarà una produzione a parte per i veicoli commerciali Fiat).
Nei primi anni 85 nasce la 127 “station wagon”,
ovvero la 127 Panorama. Anche questo modello non riscuote un grande
successo, sancendo ufficialmente il declino di questo veicolo.
Nel 1987, ormai superata da veicoli della stessa
fabbrica, come la Uno e la Ritmo, la 127 chiude la sua produzione
europea. Vedendo a posteriore possiamo parlare di una vita sicuramente
di successo calcolano di circa 5 milioni di veicoli venduti nei 16 anni
di esistenza di questo mezzo.
In Sudamerica la
produzione di questo veicolo (con nomi diversi, però), proseguirà fino
al 1996.
|