La 500 è una tra le vetture che ha fatto
letteralmente la storia della FIAT e della diffusione delle automobili
in Italia. Si tratta di un legame tra la strada e questo marchio che
dura letteralmente da una vita, dalla produzione della prima serie, nel
1936 alla seconda edizione, quella del 1957 che ha finito di essere
prodotta nel 1975, fino a giungere ai due moderni restyling, quello del
1991 e quello che porta alla creazione di un'auto nata nel 2007 e che
ancora oggi (2011) è in produzione. Parliamo di una presenza di 75 anni,
inframmezzata da alcune pause, ma con dei legami con il passato ancora
visibili.
La 500 nasce nel 1936 quando, in pieno regime
fascista, si cercava di costruire delle auto disponibili per tutte le
fasce della popolazione. Infatti tra le ambizioni di Mussolini c'era
quella di rappresentare l'Italia come un paese fortemente moderno, e la
diffusione delle automobili era una dei parametri su cui valutare il
livello di modernità.
Nonostante probabilmente il nome dica poco al grande
pubblico, la 500 A è stata una macchina che ha raggiunto gli obiettivi
prefissatigli. Basti dire che è nota in realtà al pubblico come la
"Topolino" che il nome riporta subito l'immagine di un mezzo molto
diffuso.
Il nome del veicolo deriva dalla somiglianza del muso
della vettura a quello di un roditore ma soprattutto dal grande successo
che il fumetto Disney stava ottenendo all'epoca.
Vennero create diverse variabili di questa auto, ma
la più importante, che rappresenta una tra le prime innovazioni
tecnologiche del veicolo, è quella della creazione del mezzo "a
furgone". Infatti per realizzare questa variabile è stato necessario
modificare il passo del veicolo.
Dalla seconda edizione (la 500 B), datata 1951, la
macchina esce con poche modifiche esterne, ma con un nuovo motore più
potente. Da questo modello, nel 1954, si riesce a ricavare la versione
"giardiniera", ovvero una prima "station wagon" ante litteram.
Nel 1957, nasce la 500 N (Nuova), grazie all'impegno
di Dante Giacosa, l'ingegnere responsabile della 600. Il professionista
decide di costruire una nuova utilitaria in grado di essere alla portata
di tutti. L'ispirazione per la realizzazione della carrozzeria del
veicolo arriva dal Maggiolino tedesco. Dunque una forma molto
arrotondata, con grandi fanali rotondi davanti.
La 500, in quanto mezzo che doveva essere alla
portata di tutti, era un veicolo profondamente spartano, con pochissimi
optional a disposizione ovvero lo sbrinatore per il parabrezza, e la
possibilità di scegliere i pneumatici di colore blu intenso e cerchi
bianchi.
Diverse le edizioni di questa macchina, tra cui
ricordiamo la Trasformabile, ovvero quella che aveva il tettino
apribile. Non dimentichiamo, inoltre, l'immancabile "giardiniera"
realizzata nel 1961.
In Italia questa versione della 500 è stato un grande
successo immediato, tanto da spingere la FIAT a far esportare il veicolo
negli USA.
Con piccole modifiche, tra le quali i paraurti più
resistenti e grandi, il piccolo veicolo è riuscito anche a conquistare
anche il Nuovo Continente.
Il successo di questa auto è testimoniato dal lungo
periodo di produzione (dal 1957 al 1975, ben 18 anni) e dal fatto che il
veicolo è attualmente un vero e proprio pezzo da collezione, ricercato
da numerosi amanti di auto d'epoca.
Nel 1992, dopo anni di assenza, la FIAT cerca di
rilanciare un marchio che per lei è sinonimo di successo: esce così in
commercio la nuova 500, realizzata sull'idea dei primi anni '90 di
utililtaria: una struttura molto squadrata, con rotondità praticamente
assenti. Sono molti i veicoli che vengono realizzati in questa maniera
negli anni '90. Per quanto riguarda la carrozzeria (per non parlare del
motore), in pratica questa macchina ha solo il nome in comune con la sua
progenitrice. Possiamo dire che la somiglianza dal punto di vista
estetico la fa paragonare alla Y10 della Autobianchi. La produzione di
questo veicolo dura poco: infatti chiude i battenti nel 1998.
Un ritorno al passato: questa può essere la
definizione della 500 comparsa nel 2007. Si torna alla carrozzeria
tondeggiante, più vicina alla sua antenata degli anni '50 e al
maggiolino che alle city car della fine del XX secolo.
Ovviamente le somiglianze si limitano solo
all'aspetto esteriore, in quanto motore e tecnologia sono ovviamente di
ultima generazione.
Anche questo veicolo, grazie all'accordo della FIAT
con Chrysler, sbarca negli USA. Qui è molto apprezzata per i bassi
consumi e le basse emissioni di agenti inquinanti rispetto alla media
delle auto presenti nel mercato statunitense.
Tra i modelli di 500 di questa edizione che sono da
ricordare citiamo quella in "assetto sportivo", ovvero la versione
Abarth.