DRAGON BOAT

Uno degli sport più particolari in campo nautico è rappresentato dal Dragon Boat, una disciplina che prevede delle gare da svolgere su imbarcazioni standard (con una lunghezza di 12.66 metri ed una larghezza di 1.06 metri), ma con la testa e la coda che ritraggono le forme di un dragone.

L’equipaggio è composto da 20 atleti che remano con pagaie lunghe fra 1.05 e 1.30 metri e non più larghe di 18 centimetri, mentre il movimento dell’imbarcazione è regolato dal ritmo del tamburino.

Le distanze che si percorrono durante le gare di Dragon Boat sono le classiche di 250 metri, 500 metri e 1000 metri, oltre a quella di fondo che si disputa sui 2000 metri.

Questa disciplina sportiva nasce nel 1976 ad opera della Hong Kong Tourist Association sulla base di un’attività tradizionale orientale, che celebra (con il Festival di Dragon Boat il quinto giorno della quinta luna) il ricordo di una giornata di oltre 2000 anni fa in cui, secondo un’antica leggenda, dei pescatori si lanciarono alla ricerca del corpo del poeta e statista cinese Qu Yuan, gettatosi nel fiume Mi-Lo per protestare contro il governo.

Dal 1999 esiste l’European Dragon Boat Federation (EDBF) e dal 1991 la più vasta International Dragon Boat Federation (IDBF), fondata originariamente da 12 Nazioni tra cui l’Italia ad Hong Kong sotto la presidenza di Mr. Robert Wilson e che ad oggi vanta la partecipazione di 38 Nazioni affiliate, pur non avendo ancora ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte del CIO (Comitato Olimpico Internazionale).

Risalgono al 1995 i primi Campionati del Mondo di Dragon Boat, svoltisi in Cina con la partecipazione dell’Italia tra i concorrenti.

Dal 1996 si disputano anche dei Campionati d’Europa, dei quali Roma è stata sede nel 1998.

Le categorie di gara prevedono maschile, femminile e misto (con un equipaggio composto minimo da otto donne).

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