F.I.P.S.A.S. - Federazione Italiana Pesca Sportiva e
Attività Subacquee
La nascita ufficiale della Federazione Italiana Pesca
Sportiva risale al lontano 1942. Nella realtà la passione dell’uomo
per la pesca risale fin dai tempi più antichi. Addirittura in epoca
romana, per aumentare il pesce da portare sulle tavole dell’Impero,
esistevano delle tecniche di piscicoltura, ovvero di allevamento di
pesci in cattività, molto simili a quelle utilizzate ancora oggi.
La Federazione di Pesca Sportiva, nella storia
italiana, ha i suoi antenati nelle società che nei primi anni del XX
secolo decisero di acquistare dai Consorzi Tutela Pesca i diritti
per permettere ai propri iscritti di partecipare a delle gare tra i
loro soci.
In realtà, esistendo ancora lungo la penisola molti
territori paludosi dove si potevano praticare gare senza alcun
controllo creò qualche danno alle società.
La prima legge che si è occupata di pesca, nello
Stato italiano è il T.U. dell’8 ottobre del 1931.
Dovranno passare più di dieci anni perché dalla legge
si arrivi alla creazione della F.I.P.S., la federazione infatti vide
la luce il 27 giugno 1942, grazie ad un provvedimento del presidente
del CONI, che indica comunque il Testo Unico come regolamento e
guida per la nascente federazione.
La fine della guerra vide la situazione delle acque
interne italiane versare in una specie di anarchia, nella quale non
venivano rispettate le regole e in cui comparivano dei fantomatici
“diritti di proprietà”.
Per sistemare la situazione, il Ministero
dell’Agricoltura decise di lasciare alla F.I.P.S. l’onere e l’onore
di riorganizzare le acque interne italiane. Garantendo così una
gestione più omogenea e la possibilità della pesca di crescere come
sport.
Nel 1949 vengono affiliati alla Federazione anche gli
sport subacquei. Oltre alla pesca in questo campo possiamo citare il
fotosub, la caccia fotosub, videosub, tiro subacqueo, hockey
subacqueo, rugby subacqueo e apnea.
Un unico organismo al risanamento e alla
regolarizzazione delle acque interne italiane dà i suoi frutti,
infatti all’inizio degli anni ’50 la situazione della pesca sportiva
italiana è stabilizzata in maniera netta tanto che la Federazione
poteva contare su ben 1250 iscritti divisi in 221 società.
Anche il settore subacqueo cresce. Infatti nel 1957
vengono organizzati i primi Mondiali di pesca subacquea, dove
ovviamente partecipa la FIPS.
Arriviamo al 1959, quando a Nervi (GE), vede la luce
la Scuola Nazionale di Immersione. Questo istituto, diretto da
Duilio Marcante, riesce a formare, in circa 25 anni, più di 1500
istruttori di sub.
Pochi anni dopo la F.I.P.S. cambia la sua
denominazione in Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività
Subacquee (F.I.P.S.A.S.), definendo in maniera netta l’ascesa di
questa attività all’interno dell’organismo federale.
Nel 1999, con il cosiddetto Decreto Melandri, la
Federazione diviene una Associazione con personalità giuridica di
diritto privato, con una sua autonomia tecnica e gestionale che
resta semplicemente sotto la vigilanza del C.O.N.I.
Attualmente la nuova Federazione è costituita da
cinque settori: Acque Interne, Acque Marittime, Attività Subacquee,
Nuoto Pinnato e Didattica Subacquea.
Inoltre la FIPSAS ha ottenuto il riconoscimento di
"Associazione di protezione ambientale"
In ambito internazionale la Federazione è un membro
fondatore della CIPS (Confederazione Internazionale Pesca Sportiva)
e della CMAS (Confederazione Mondiale Attività Subacquee).
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